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Per un gioco responsabile è fondamentale comunicare con i giocatori

Il gioco responsabile è l’obiettivo principale di tutti i casinò, online e terrestri, che operano in Italia sotto l’egida di ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato che gestisce, controlla e amministra il comparto del gambling nel nostro paese. Gioco responsabile vuol dire gioco sicuro, gioco a portata di utente, fatto di divertimento e passione.

Il gioco responsabile, soprattutto, è quello di arginare il gioco patologico, problematico e tutte le dipendenze da esso derivato. Per questo è fondamentale usare la comunicazione. Non lo dicono solo gli esperti ma lo conferma anche una recente indagine, svolta da diversi ricercatori accreditati: i messaggi di responsible gambling che fanno la loro comparsa su display e apparecchi da gioco oppure su pc e smartphone hanno un ruolo di primissimo piano.

In questa dinamica, bisogna capire che è necessario un mutamento nella sensibilità rispetto al problema del disturbo da gioco, anche in relazione alla comunicazione, esigenza per altro che, oggettivamente, hanno anche i concessionari. La comunicazione come orientamento al gioco, scelta di consumo, consumo del gioco e assistenza post consumo, è moltoimportante“. Questo il parere di Cristiano Iurilli, responsabile area legale del gruppo ricerche diritti giocatore-consumatore dell’Università di Roma Tor Vergata, membro di spicco del comitato scientifico sulla ludopatia dell’Istituto Superiore di Sanità.

Come si legge su Infocasino.it inoltre i giocatori di età superiore ai 60 anni preferiscono messaggi che si riferiscono ai limiti alle loro giocate, mentre quelli più giovani e soprattutto i più abituali rispondono in maniera migliore ai messaggi focalizzati sul loro modo di giocare. A questo proposito uno degli operatori più attivi è senza ombra di dubbio StarVegas, piattaforma che ha creato un programma di responsabilità sociale con la finalità di tutelare i giocatori, vietando anche l’accesso al gioco a giocatori minorenni. Un’assistenza attiva 24 ore su 24, la possibilità anzi l’obbligo di stabilire un limite alle perdite, da segnalare nella fase di iscrizione, e anche un limite di versamento, ovvero la definizione di un importo massimo da poter depositare.

“Io sul divieto tout court della pubblicità non sono d’accordo. Pensiamo invece a marketing reputazione, pubblicità funzionalizzata a informare sul gioco d’azzardo”, precisa ancora Iurilli. A conferma che decreti proibizionisti e limitativi non portano per forza al bene di un settore, anzi: senza un’adeguata pubblicità, senza un’adeguata informazione, il rischio di creare un gioco poco sicuro e poco responsabile è infatti molto, troppo alto. Per questo si deve intervenire.

 

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