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Lavorare in fabbrica in inverno: cosa si intende per lavoro al freddo e qual è la temperatura ideale?

Se fossimo nella popolarissima serie tv “Il Trono di Spade” questo sarebbe il momento perfetto per guardarsi intorno ed esclamare: “L’inverno sta arrivando”. I primi freddi intensi si stanno facendo sentire e chi è costretto a lavorare all’aperto o in grossi capannoni industriali privi di un corretto sistema di climatizzazione va incontro al periodo dell’anno più difficile in assoluto.

Trascorrere un intero inverno di lavoro in un ambiente che non è dotato di un impianto di climatizzazione industriale efficiente significa sottoporre il proprio corpo e il proprio fisico ad uno stress importante che, a lungo andare, potrebbe essere molto dannoso per la salute. Per questo è sempre importante rivolgersi a realtà competenti e all’avanguardia nel settore del riscaldamento industriale come Tecsaving. Ma prima di capire i vantaggi di questa scelta, vediamo quali sono i rischi del cosiddetto lavoro al freddo.

Cosa si intende per lavoro al freddo e quali sono i rischi

Quando si parla di “lavoro al freddo”, sebbene non esistano dati scientifici generali, si parla di quelle condizioni in cui un operaio o un collaboratore aziendale è costretto a svolgere le proprie mansioni in uno spazio con una temperatura inferiore ai 15°. Chiaramente il freddo percepito dal singolo può variare a seconda di determinati fattori ambientali, o di sensazione soggettive, ma laddove vi è una perdita termica di calore corporeo, il lavoratore è considerato in netta difficoltà.

I rischi di lavorare al freddo sono evidenti nel qui e ora, ma sono riscontrabili anche nel lungo termine. Sicuramente chi si trova a trascorrere la maggior parte della propria giornata in una condizione di disagio per colpa delle basse temperature, avrà un rendimento inferiore rispetto a chi è invece in un contesto di comfort. Ma non solo, anche i macchinari stessi, se esposti a temperature troppo basse, rischiano di rompersi prima del previsto o di danneggiarsi improvvisamente. Inoltre non possiamo non citare rischi fisici per i lavoratori al freddo come la perdita di sensibilità, geloni, raffreddamenti, dolori muscolari…

Discorso diverso, ovviamente, è per coloro che sono costretti a lavorare al freddo, come gli operatori dell’industria agroalimentare che devono svolgere i propri compiti tra celle frigorifere. Oppure coloro che lavorano all’aperto o in altitudine: per tutti loro sono previste delle leggi e delle regolamentazioni apposite.

Come riscaldare l’azienda e qual è la temperatura giusta?

Se, però, il problema di lavorare al freddo avviene in un capannone industriale in cui non sono necessarie particolari temperature, è importante correre ai ripari installando degli impianti di climatizzazione industriale che permettano di mantenere una temperatura piacevole e costante in tutte le aree di lavoro. Per questo ci sono realtà come Tecsaving, azienda leader del settore, che mettono a disposizione dei sistemi di riscaldamento industriale basati su pompa di calore con delle unità mobili, modulari e facilmente trasferibili perfette per riportare a temperatura aree fino ai 5000 metri quadri.

La scelta di affidarsi a Tecsaving per la climatizzazione industriale non è solo un dovere morale nei confronti dei lavoratori, ma anche un dovere civico previsto dal codice civile e dal Testo Unico per la Salute e la Sicurezza nei posti di Lavoro. Nel testo, fra le altre indicazioni, si legge che secondo l’OMS, per lavorare al meglio si dovrebbe riuscire a mantenere una temperatura compresa tra i 18 e i 24 gradi, senza sbalzi termici.

1 Commento

  1. Sto cercando lavoro di saldatore

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