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Federconsumatori contro Parma Gestione Entrate: “No alla Cosap per gli accessi a raso”

Comune_di_Parma_Logo Parma Gestione entrateCosap, Federconsumatori non molla la propria battaglia contro il Comune di Parma che ha inviato migliaia di lettere ai parmigiani chiedendo loro il pagamento anche per i passi carrai a raso.

In una lettera inviata a metà gennaio all’assessore comunale al Bilancio Marco Ferretti e al presidente di Parma Gestione Entrate, Enrico Tosi, Federconsumatori Parma aveva richiesto un incontro al Comune per evidenziare problemi legati alla riscossione della Cosap, la tassa comunale sull’occupazione di suolo pubblico, in questo caso per quanto riguarda i canoni dovuti per gli accessi a raso strada.

“A seguito di numerose segnalazioni di nostri iscritti abbiamo avanzato diversi reclami attinenti alla riscossione della Cosap – spiega il presidente di Federconsumatori, Fabrizio Ghidini, nella lettera – che evidenziano meccanismi di applicazione di tale canone ai cittadini utenti a nostro avviso alquanto discutibili.

Tali reclami sono stati avanzati a seguito del ricevimento da parte dei nostri associati di avvisi e comunicazioni non autonomamente impugnabili, emessi da Parma Gestione Entrate, che ravvisano l’assoggettabilità al canone Cosap anche in casi in cui non vi sia una fruizione o modificazione del suolo demaniale da parte dei cittadini (caso dei cosiddetti accessi a raso).
L’agente di riscossione, oltre a chiedere il canone annuale, chiede anche i pregressi 5 anni antecedenti.

Ritenendo che in tale caso il canone non sia dovuto, sia perché il nostro ordinamento giuridico non prevede l’imposizione di un canone comunale per il semplice accesso alla proprietà privata, sia perché ogni prestazione personale o patrimoniale deve essere giustificata da un interesse rilevante della comunità, chiediamo un incontro di confronto sia con il Comune di Parma che con Parma Gestione Entrate per chiarire le rispettive posizioni e i requisiti di legittimazione passiva del canone dovuto per il cosiddetto passo carraio”.

Fin qui, la lettera del 14 gennaio. Cui seguirà, spiegano da Federconsumatori, un’interrogazione al difensore civico regionale, affinché si esprima su una richiesta che apre ingiustificata”.

Poi, ecco l’affondo di Federconsumatori contro l’intero sistema di riscossione, già oggetto di numerosi esposti del Movimento Nuovi Consumatori (LEGGI)“Federconsmatori intende mettere in discussione l’intera politica delle entrate di questa amministrazione. Le multe sono diventate un serbatoio per tenere in piedi il bilancio”.

Dunque, Cosap, ma non solo. “Un cittadino che non ha chiesto che l’accesso davanti a casa propria venga lasciato libero non può essere tassato solo perché ha l’ingresso di casa, sarebbe una violazione della proprietà privata”. Per cui Parma Gestione Entrate sta chiedendo fino a 5 anni di arretrati.

Si preannuncia l’ennesima battaglia.

 

 

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