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Biologa Caronna: “Favorevole alla pista ciclabile nella Parma. La natura in città ai cittadini”

 

Foto della fotografa Francesca Bocchia

di Titti Duimio 

Nel bilancio 2019 sono stato stanziati dal Comune 4,5 milioni destinati alla realizzazione del parco fluviale del torrente Parma che prevede una pista ciclopedonale dal ponte delle Nazioni lungo l’argine sinistro fino a collegarsi in via Varese con la pista già esistente che arriva fino al Campus. 

Negli ultimi giorni il dibattito sull’opportunità dell’intervento si è riaccesa in seguito alla critica al progetto espressa da Vittorio Parisi, docente universitario, ex senatore della Repubblica e vincitore del premio internazionale di Ecologia umana 2017, che ritiene poco rispettoso per l’ambiente un intervento umano in spazi naturali con un forte rischio per le specie animali che hanno trovato un habitat ideale sulle sponde del torrente cittadino.

“La riqualificazione del greto cittadino del torrente Parma è un progetto che risale a quasi 25 anni fa da allora sempre contestato e mai giunto all’approvazione ma sicuramente un’idea vincente per almeno quattro motivi- dice Emilia Caronna biologa, naturalista, ex direttrice dell’Orto Botanico e attualmente delegato del Rettore per le fasce deboli, studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento-

Prima di tutto diventerebbe una via ecosostenibile per gli studenti universitari che arrivano in Stazione e sono costretti a accalcarsi su autobus lenti che incrementano il traffico e l’inquinamento invece di usufruire del servizio di bike sharing del Comune dotato anche di mezzi per disabili.

In secondo luogo si procederebbe a una opportuna derattizzazione da animali infestanti da non confondere con le nutrie che contrariamente all’immaginario collettivo non sono topi ma castori. 

Terzo punto si attuerebbe un utile recupero del torrente che fa parte della città e deve essere integrato nel tessuto urbano e fare parte della vivibilità cittadina. 

Quarto e non meno importante, si eliminerebbe il degrado nel cuore di Parma che genera poi situazioni vergognose come l’accampamento di senzatetto indegne di una città civile e decorosa.

Un presidio di sicurezza, quindi, che rientra nel progetto di riqualificazione urbana che tocca un arteria centrale della nostra comunità. La natura in città appartiene ai cittadini e bisogna restituirgliela in forma vivibile

con una soluzione ‘gentile’ senza offendere la natura, ma fruibile per tutti.

Una riqualificazione rispettosa e civile anche nei confronti degli animali che arrivano sulle sponde cittadine per cercare prevalentemente acqua e cibo e che si adattano perfettamente all’ambiente come dimostra la colonia di aironi che puntualmente si riversa nelle campagne verso Montecchio, dove ci sono le casse d’espansione dell’Enza, nonostante ci siano attorno case, strade e vita umana” conclude Emilia Caronna avanzando un’ipotesi sostenibile per la costruzione della pista ciclabile utilizzando le traversine di legno immagazzinate nel Deposito Ferroviario di Sorbolo creando una ‘passerella’ naturale ed ecologica utilizzando materiale di scarto riciclato aggiungendo valore al progetto.

Rispettare l’ambiente significa creare sistemi di convivenza in perfetto equilibrio tra uomo e natura e la natura deve far parte della quotidianità dei cittadini. 

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