Home » Cronaca » PGE, i 5Stelle e la farsa degli strilli gratuiti

PGE, i 5Stelle e la farsa degli strilli gratuiti

Che il caso Parma Gestione Entrate (LEGGI I FATTI) avrebbe smosso anime e fronti politici, era ampiamente prevedibile. Così come è evidente che sia uno scandalo clamoroso, cui queste pagine (LEGGI) hanno dedicato ampio spazio in tempi non sospetti (LEGGI).

A volte però, dopo le dimissioni del cda, la conferenza della minoranza, le chiacchiere da baraccone e da bar, sarebbe, probabilmente, giunta l’ora del silenzio. Non per insabbiare uno scandalo forse peggiore dei vari “Money” dell’era Vignali, ma semplicemente per non arrivare ai prossimi sviluppi delle indagini talmente saturi dell’argomento da non recepirlo nemmeno.

Sperando che sia l’ultimi strillo, ovviamente in attesa delle sole parole che peseranno, quelle della Magistratura, ecco gli strali dei 5Stelle contro il PD, al momento identificato come nemico numero uno, in attesa che Pizzarotti ne innalzi il vessillo (fdv) 

 

Il M5s: “Amministrazione attiva da subito sul fronte Pge”

“A Nicola Dall’Olio, capogruppo del partito che può vantare il record nazionale di esponenti politici indagati, inquisiti, arrestati e condannati, moltitudine che quotidianamente si accresce di nuove ed illustri new entries, non par vero di poter uscire per un attimo dall’angolino e vociare contro il Sindaco Pizzarotti e l’Amministrazione Comunale sulla vicenda PGE”. Inizia così il comunicato di replica del M5s Parma al capogruppo Pd.

“Dall’Olio se la prende, in particolare, con il Sindaco per un’affermazione ovvia e sacrosanta: oltre gli 840 milioni di debiti, l’Amministrazione ha ereditato un fardello pesante di “partecipate” contro le quali, in via di principio, il Movimento 5 Stelle ha impostato da sempre le sue battaglie nazionali e locali.
Ma le affronta con senso di responsabilità e tenendo conto, una volta giunto ad amministrare, dei vincoli normativi e delle concrete possibilità di intervento, nell’interesse dei cittadini nella continuità dei servizi ed a tutela del Comune, per evitare ulteriori oneri dovuti alla eventuale rescissione anticipata di contratti in essere.

Ciò precisato, all’esponente del partito campione d’Italia di indagati, inquisiti, arrestati e condannati, che parla di “triste parabola di un Movimento”, ricordiamo che si parla di avvisi di garanzia in cui nessun esponente della Amministrazione M5S risulta coinvolto e che il Comune risulterebbe, se le vicende fossero confermate, parte lesa. Checché ne farfugli Dall’Olio, Sindaco, Assessori e Consiglieri hanno fatto e continueranno a fare della correttezza, della trasparenza e dell’onestà, personale e politica, la via maestra della propria azione amministrativa”.

“Sui fatti, anche a fronte delle segnalazioni pervenute, il Comune di Parma e PGE si sono immediatamente attivati per effettuare i controlli sull’iter delle notifiche, attività esternalizzata alla società DocMail, e su tutte le procedure applicate da PGE, affidando l’incarico a PriceWaterhouseCoopers di compiere tempestive e approfondite analisi sui processi interni.

L’Amministrazione si è impegnata, non appena disponibili gli esiti delle verifiche, a darne la più ampia diffusione ed adottare le decisioni conseguenti: l’Amministrazione Comunale e il Movimento 5 Stelle di Parma, contrariamente al PD, non hanno carrozzoni o banche da difendere, ne’ padri di ministri da beneficiare.

Sulla vicenda amministrativa interna si è giustamente inserita l’indagine giudiziaria volta ad evidenziare eventuali reati penali e le rispettive responsabilità, indagine rispetto alla quale l’Amministrazione Comunale ha manifestato assoluto rispetto e la più ampia collaborazione, nell’interesse dei cittadini di Parma.
Se emergeranno irregolarità amministrative o procedurali, i responsabili saranno perseguiti a norma di contratti, regolamenti e codice civile.

Se la magistratura accerterà reati, i responsabili saranno puniti in base al codice penale.

Due cose devono essere chiare:
1) il CdA di PGE, che si è dimesso anche per il forte impatto mediatico della vicenda, ha comunque avuto mandato fino al momento delle dimissioni, di operare per verificare eventuali situazioni anomale; la magistratura accerterà anche la correttezza con cui è stato svolto.

2) Ci sono persone che hanno violato il codice della strada ed altro e sono state giustamente sanzionate.
Se qualche funzionario non ha correttamente eseguito le procedure di notifica, o addirittura le ha omesse o falsamente attestate, non solo ha commesso reati, ma ha anche arrecato danno alle casse comunali, e sarà chiamato a risarcire il danno.

Infine, al Capogruppo PD in Consiglio Comunale Nicola Dall’Olio, a proposito di parabole, consigliamo di consultare un antennista e di orientare la sua verso Roma, Largo del Nazareno: li troverà, in materia di indagati inquisiti, arrestati e condannati, ampio materiale di riflessione”.

 

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*