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Parma Fc: 27 milioni di debito sportivo (limabile), 9 acquirenti in data room. Il futuro si scrive il 9 giugno

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Sono ore febbrili in casa Parma Fc. Dopo la “bomba” fatta piovere dalla Lega, con la richiesta di rimborso dei 5milioni di euro concessi inizialmente a fondo quasi perduto purché il Parma finisse il campionato, è arrivata pronta la smentita del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ai microfoni di Tv Parma “Abbiamo scritto una lettera in cui si specifica la posizione della Federcalcio in merito alla questione, il debito sportivo del Parma lo stabilirà la Figc di concerto con i Curatori, i calciatori, gli allenatori e lo staff. Di fronte ad un reale compratore la Federazione si comporterà in linea con quanto fatto sino ad ora”.

A conferma di ciò, è seguita anche una telefonata tra il Sindaco di Parma che aveva incontrato, all’inizio dell’iter del fallimento di Parma Fc, e Carlo Tavecchio stesso. Al termine della quale il sindaco stesso ha rassicurato tutti tramite la propria pagina facebook:

“Questa mattina sono girate alcune voci per quanto riguarda i 5 milioni erogati dalla Lega Calcio per permettere al Parma di concludere il campionato. Nel momento della conferenza stampa fatta all’inizio di questa vicenda con il Presidente Tavecchio era stato detto che non sarebbero stati imputabili come debito sportivo, e che quindi non si sarebbero sommati al pesantissimo debito accumulato.

Oggi ho telefonato personalmente a Tavecchio per chiedere chiarimenti alle notizie di stampa, il quale mi ha ribadito che sarà la Figc stessa a decidere come verrà composto il debito sportivo, confermando la parola data in passato. Nel momento in cui si paleserà un compratore reale, la Federazione si comporterà in linea con quanto fatto sino ad ora per aiutare il Parma Calcio.

Spero che la vicenda si chiuda al più presto con l’acquisto da parte di una cordata seria che dia serenità e un vero progetto sportivo. Dobbiamo riportare valori che partano dal territorio e dalle giovanili, alla nostra città.

E che si possa veramente chiudere questa vicenda”.

Nel mentre, prende forma una delle cordate interessate all’acquisto del Parma: il figlio di Giuseppe Corrado, il “signor The Space” ha infatti confermato ai microfoni di TeleDucato l’interessamento del padre per la società ducale. Ma senza “The Space”, Corrado, stando a quanto dichiarato dal figlio,  sarebbe infatti interessato a titolo personale, di imprenditore, parmigiano di nascita e di cuore, ma “con un’altra società. Siamo in data room, abbiamo verificato i presupposti per dare vita all’operazione e andiamo avanti sperando che tutto vada in porto” – ha dichiarato Giovanni Corrado.

LA CONFERENZA DEI CURATORI – Intanto questo pomeriggio i curatori, Dr.i Anedda e Guiotto, insieme al collaboratore Demetrio Albertini, hanno fatto un po’ di chiarezza con una conferenza stampa. In sintesi, il 9 giugno sarà l’ultimo appello per evitare che Parma Fc perda il titolo sportivo, non sarenno prevedibili altre aste, e il debito sportivo oggi ammonta a 27 milioni di euro che si confida di poter ridurre a 25.

Ad oggi, in data room le società impegnate a spulciare i dati, prendere atto del debito sportivo e ad effettuare le opportune due diligence sono nove, i rappresentanti di un paio di queste hanno già incontrato i curatori: uscirà da queste la nuova proprietà?

Dopo una breve introduzione, dove Anedda ha spiegato come, dopo l’asta del 28 maggio andata deserta, in un immediato incontro tra curatori, comitato creditori e giudice delegato, Dr. Rogato, si sia deciso di stabilire un’ultima data di asta, fissata per il 9 giugno, valutando che non vi sia alcuna possibilità di trattative private per una miglior garanzia di tutti. E che, come noto, l’esercizio provvisorio è stato prorogato fino al 15 giugno: sei giorni necessari all’eventuale passaggio di consegne.

Tanti gli argomenti toccati, procediamo con ordine.

DEBITO SPORTIVO – “Sul debito sportivo, come tutti sapete, a seguito di una più approfondita disamina delle voci che lo compongono, il debito sportivo alla data del fallimento era superiore agli 80 milioni di euro. Oggi possiamo comunicare di essere arrivati ad una cifra che si assesta attorno ai 27 milioni di euro, 13 dei quali per quanto riguarda i tesserati, 7 milioni circa di ritenute e contributi pregressi, e 6.3 milioni di euro di debiti verso la Lega Calcio per il conto trasferimento” – spiega Anedda. Le riduzioni del debito sportivo sono state molto forti. Ci sono alcune parti di debito che non si possono ridurre, che sono i debiti verso l’erario e verso la Lega. Pensiamo che qualche milione sia possibile ridurlo, e riteniamo anche che il debito sportivo sia soltanto una delle componenti sensibili per un potenziale acquirente. Il prezzo d’acquisto si è ridotto, non è più un problema, mentre il debito sportivo è un dato rilevante, ma altrettanto rilevante è la possibilità di ridiscutere i contratti pluriennali di alcuni giocatori, che sarebbero inadeguati per la Serie B, ed è probabilmente necessario che chi comprerà l’azienda sportiva voglia ridiscutere una rimodulazione dei compensi” – aggiunge Guiotto.

I 5 MILIONI E LA LEGA –  “Per quanto riguarda i 5 milioni della Lega – precisa Guiotto – sin da subito le intese erano che venissero erogati come debiti chirografari e soddisfatti esclusivamente con i proventi delle attività di liquidazione fallimentari. In nessun caso è stato specificato che questi sarebbero entrati nel novero del debito sportivo. Ed anzi ci è sempre stato assicurato il contrario. C’è una lettera iniziale della Lega che specifica che siano debiti chirografari, che è stata inviata al giudice delegato. E c’è una lettera dello stesso Tavecchio che conferma per iscritto che il debito sportivo verrà determinato dalla Figc d’intesa con la curatela, come prospettato all’allenatore Donadoni e al Sindaco di Parma. Oggi ci ha confermato che la sua posizione rimane ferma, e che quindi quel contributo non deve andare a gravare sul debito sportivo. È la Figc che deve decidere cos’è il debito sportivo”.

UN EVENTUALE SCIOPERO – “Se ne è parlato, di non giocare contro la Sampdoria – confessa Albertini. Ma dopo gli ultimi sviluppi la squadra è tranquilla”.

IL PARACADUTE RETROCESSE E I CONTRATTI IN ESSERE COI GIOCATORI – “I debiti per i contratti futuri che si ritroverebbe un eventuale compratore? Circa 20-25 milioni di euro annui. Ma devono rientrare nella trattativa tra chi arriva e i tesserati della rosa del Parma, è un capitolo successivo” – precisa Anedda.

Il paracadute? “l paracadute spetta non al Parma Fc, ma a chi acquisterà l’azienda sportiva e si iscriverà al campionato di Serie B e giocherà la prima partita. I debiti verso la Lega Calcio ammontano a circa 6 milioni di euro, e sono pacifici. L’utilizzo del paracadute potrebbe prevedere una compensazione per una parte del debito sportivo, ma il paracadute rimarrà a nostra avviso a completa disposizione dell’eventuale acquirente” – spiega Guiotto.

LE MANIFESTAZIONI D’INTERESSE – “In un comunicato abbiamo detto che c’era una pluralità di manifestazioni d’interesse, lo confermiamo. In data room sono entrati 9 soggetti, tutti attivi, e per questo riteniamo che una trattativa privata sia inefficiente e non conforme agli interessi dei creditori”- spiega Guiotto.

SULLE RINUNCE – “Qualsiasi cifra è importante, sono decisioni volontarie, che non tutti hanno voluto prendere. Chi ha rinunciato a più, chi a meno, chi a nulla. Noi non possiamo fare altro che chiedere, è stato ottenuto un ribasso importante del debito”.

IL 9 GIUGNO –  “Se il 9 giugno l’asta dovesse andare deserta la parola tornerà al comitato dei creditori e al Giudice, e la nostra previsione è che si chiuderà, con il Parma che perderebbe il titolo sportivo e non potrebbe iscriversi alla Serie B” -ammette Guiotto. “Non ci sarebbe tempo per ulteriori incanti.

PIETRO LEONARDI E I DEBITI CON L’ESTERO – “I debiti verso l’estero? L’esito è che al momento noi non riteniamo che il Parma abbia nemmeno un euro di debito sportivo nei confronti di società estere” – argomenta Anedda. Che aggiunge: “Pietro Leonardi risulta creditore di un residuo di credito di lavoro. Risulta anche debitore di una somma che ha avuto a titolo di prestito. La curatela gli ha chiesto la restituzione di quelle somme, non si è insinuato nel debito sportivo, anche perchè i crediti e i debiti più o meno coincidevano”.

Ora non resta che attendere il 9 giugno. Che comunque vada, sarà una giornata fondamentale per il futuro della Parma calcistica.

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