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Storia crociata – Parma – Genoa, a sorpresa la zampata di Sorce

GiovanniSorcePer la storia Crociata di Parma-Genoa in campionato, un classico che avremo il piacere di rivivere allo stadio Ennio Tardini sabato 9 marzo (ore 18) per la 27^ giornata di Serie A Tim, riavvolgiamo il nostro racconto secolare fino alla primavera del 1991, alla prima partecipazione della squadra di calcio della città di Parma nella massima categoria italiana a girone unico.

Ci fermiamo lì. A domenica 7 aprile di ventotto anni fa. A una vittoria di cuore, coraggio e gran gioco.

Ottenuta contro una diretta concorrente per la qualificazione alla Coppa Uefa, storico traguardo raggiunto un mese e mezzo dopo dai ragazzi di mister Nevio Scala all’ultimo turno in trasferta a Milano contro il Milan (sesto posto da leggenda a trentotto punti, con il Grifone rossoblù guidato da Osvaldo Bagnoli al quarto a quaranta).

Vale la pena narrarlo quel successo, conseguito in momento particolare della stagione. Viatico decisivo per la svolta della volata finale verso l’Europa mai conquistata.

Capitan Lorenzo Minotti e compagni avevano alle spalle due sconfitte consecutive (in casa contro il Pisa quasi retrocesso e  a Cagliari, battuti all’ultimo secondo).

L’affermazione con il Genoa fu la prima di una doppietta importante: la settimana successiva si espugnò Bologna.

La azzeccò, ancora una volta, Scala con una sua mossa. Al 63’ Nevio mandò in campo dalla panchina il giovane attaccante poco più che ventenne Giovanni Sorce, il quale dopo poco meno di un minuto ripagò la fiducia dell’allenatore segnando la rete del 2-1 finale.

Il numero 13, sotto alla Curva Nord, fu protagonista su un cross pennellato dalla trequarti destra dal Sindaco Marco Osio di una risolutiva zampata al volo nell’area piccola davanti al portiere genoano Simone Braglia.

Eravamo passati in vantaggio al 33’ con un bellissimo gol realizzato dal bomber Alessandro Melli(controllo in area e palone all’incrocio dei pali calciato di sinistro su traversone dalla corsia mancina del terzino Enzo Gambaro) ed eravamo stati subito raggiunti al 35’ da un colpo di testa sotto porta del difensore avversario Armando Ferroni.   

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