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Fontevivo, il sindaco non ci sta. “Caro Prefetto, ecco perchè dico NO ai profughi”

Lettere Fiazza - Prefetto“Gentile Prefetto,

con la presente sono a porre nuovamente alla Sua attenzione la questione in oggetto, dal momento che nell’abitazione sita in Via Del Torchio n .18 di proprietà del Signor Scaccaglia Giacomo e da questi locata alla Onlus Svoltare sono stati sistemati sei profughi, nonostante il mio parere contrario più volte espresso”.

Con queste parole Tommaso Fiazza, sindaco di Fontevivo, esprime tutto il proprio disappunto alla sistemazione di sei profughi nel comune della bassa parmense da lui amministrato, profughi sistemati in una casa privata, priva delle debite concessioni, nonostante il suo parere contrario. E nonostante ciò, viene ventilata l’ipotesi di inviarne altri tre… Ma il sindaco aggiunge: “Altri tre no! Sig. Prefetto non mi ascolta, non ascolta i sindaci, eppure siamo noi, eletti, a dover garantire salute e sicurezza, non lei e le sue nomine”.

Aggiunge il sindaco: “Come Lei sicuramente ricorderà non sono per nulla favorevole ad ospitare queste persone sul nostro territorio comunale.

Non ne faccio una questione di principio, ma di tutela delle condizioni di sicurezza e salute delle abitazioni confinanti, nelle quali vivono famiglie con bambini ed anziani, e come lei ben sa, il sindaco è eletto dai propri cittadini e dagli stessi chiamato ad essere massimo garante di salute e sicurezza.

Le ricordo inoltre che ad oggi non risulta pervenuta alcuna istanza per l’ottenimento del Certificato di Conformità Edilizia ed Agibilità dell’alloggio stesso: ritengo pericolosa l’occupazione dello stesso.

Mi permetto inoltre ricordarLe che l’area necessitava di essere almeno recintata del tutto, non solo parzialmente come i Suoi uffici hanno provveduto a far fare, forse per darmi un contentino sperando mi mettesse in silenzio.

S.V. Illustrissima, mi pregio inoltre informarla che un cospicuo numero di cittadini ha effettuato una raccolta firme volontaria e spontanea contro l’imminente arrivo di profughi in Comune di Fontevivo, raccolta firme che mi permetto di allegare: eccole. Vede? I cittadini non vogliono profughi, e io sono portavoce della loro volontà.

Le sottopongo inoltre la stessa questione già avanzata nell’incontro con numerosi miei colleghi di zone limitrofe a Tabiano: non ritiene che, seppur la legge sia dalla sua parte perché le conferisce il potere assoluto di decidere, i sindaci, eletti e non nominati, scelti dai cittadini come loro guida, e a conti fatti responsabili di ciò che accade nei loro paesi, meriterebbero che vengano tenute in maggior conto le loro parole?”.

Distinti saluti

IL SINDACO
Tommaso Fiazza

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