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Terme di Salsomaggiore: “La Regione tiri fuori i soldi”

SALSOMAGGIORE TERME (PARMA). LE TERME BERZIERI, IN STILE LIBERTY

“Il grande assente nella vicenda delle Terme di Salsomaggiore? La Regione Emilia Romagna che continua a rimanere comodamente alla finestra a guardare quello che accade quasi come se la cosa non la riguardasse. Invece, caro Bonaccini, le cose non stanno così ed è il caso di fare qualcosa. Traduzione: la Regione tiri fuori i soldi per cercare di riportare alla normalità una situazione che di normale non ha proprio nulla”.

Fabio Rainieri vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna interviene così sul caso Salsomaggiore dopo che la società Accenture Ltd ha comunicato la chiusura degli hotel Porro e Valentini e il conseguente licenziamento dei dipendenti.

“Proprio la Regione nel 2009 aveva sostenuto con una lettera di patronage l’operazione di leasing finanziario per la ristrutturazione dell’Hotel Valentini, garantendo la copertura dell’investimento con risorse proprie assieme agli altri soci pubblici di Terme. Ora, per poter salvaguardare l’ammissibilità della proposta concordataria impedendo il depauperamento del ramo aziendale alberghiero, inevitabile in caso di chiusura prolungata degli alberghi, deve mettere sul tavolo le risorse che allora aveva garantito”.

Con un’interpellanza presentata in Regione, Rainieri chiede inoltre se “la Giunta ritiene concrete le proposte formulate dal presidente della società termale per la salvaguardia dei livelli occupazionali o se crede che debbano essere rafforzate”.

“E’ evidente che dopo i negativi e purtroppo annunciati esiti del rapporto di locazione del ramo alberghiero con Accentour Ltd, la società termale debba più approfonditamente verificare l’affidabilità dei potenziali futuri partner e chiedere maggiori e concrete garanzie economiche e dei livelli occupazionali”.

“Intanto è necessario – conclude – che la Regione intervenga direttamente e non solo a parole. Servono i fatti e servono i soldi. Basta girarci intorno. L’essenzialità del polo alberghiero termale per l’intera economia dell’intero comprensorio termale di Salsomaggiore e Tabiano deve essere ribadita a più voci. Per questo sottolineo che la chiusura prolungata causerebbe danni sociali oltre che economici di grande rilevanza in quello specifico territorio e invito Bonaccini a intervenire direttamente. Il tempo delle parole è finito, è il momento dei fatti”.

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