Home » Economia » Eridania, si produrranno bioplastiche da glicerolo?

Eridania, si produrranno bioplastiche da glicerolo?

imageSul versante del comparto dello zucchero, “la Regione conferma il proprio impegno per dare prospettive alla bieticoltura emiliano-romagnola: un settore strategico a livello sociale ed economico, fondamentale per garantire una filiera italiana alla nostra industria dolciaria, ma importante anche per le ricadute agronomico-ambientali”. E’ quanto sostenuto dall’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli.

Le parole dell’assessore regionale, si legge in una nota, sono arrivate al termine della riunione convocata a Bologna alla luce dell’annunciata decisione di Eridania di sospendere la campagna bieticolo-saccarifera 2016 nello stabilimento di San Quirico, nel Parmense, a causa del cattivo andamento di prezzi e superfici. Il tema delle ricadute occupazionali – viene sottolineato – saranno al centro di un incontro in programma a Roma il prossimo 4 febbraio tra azienda e sindacati.

“Voglio inoltre garantire il sostegno, da parte mia e degli assessori alle attività produttive Palma Costi e al lavoro e ricerca Patrizio Bianchi – ha aggiunto Caselli – ai progetti annunciati da Eridania per la produzione di bioplastiche e di acido Levulinico, due iniziative di rilevanza strategica nazionale, che avranno il loro riferimento territoriale proprio nello stabilimento di San Quirico“.

All’incontro bolognese, l’amministratore delegato di Eridania, Daniele Bragaglia, viene puntualizzato nella nota, ha confermato l’intenzione del gruppo di avviare nello stabilimento di San Quirico il primo impianto al mondo per la produzione di bioplastica ricavata da glicerolo, sottoprodotto del bio-diesel; a questo si affiancherà un impianto per la produzione di acido Levulinico: il progetto che prevede un investimento complessivo di 80 milioni di euro vede la partecipazione di Bio-on e di S.e.c.i, holding del gruppo Maccaferri.

Quanto alla sospensione dell’attività nel 2016 nel Parmense, si legge ancora nella nota, c’è “l’impegno a valutare una possibile ripresa nel 2017 sulla base dell’andamento dei prezzi.

Nelconfermare questa linea di azione – chiosa il documento – Bragaglia ha spiegato che nella campagna in corso la quasi totalità del prodotto coltivato in Emilia-Romagna sarà conferito, in base ad uno specifico accordo, nello stabilimento Coprob di Minerbio”, nel Bolognese.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*