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Pizzarotti, prima il round coi Dem, poi la cintura nera in Municipio

Image.ashx.htmlSabato intenso per il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Prima è intervenuto al dibattito organizzato a Milano da Future Dem (leggi), poi in Comune ha ricevuto la cintura nera honoris causa.

Partendo dalla fine, ecco la nota dell’ente che annuncia la consegna:

“Quella marrone l’ha conquistata diversi anni fa sul tatami, dopo un decennio di pratica sportiva, la cintura nera gli è stata conferita honoris causa dagli alti gradi del judo internazionale in Municipio, dove l’ha ricevuta, insieme al diploma, dalle mani del presidente FIJLKAM Domenico Falcone:Federico Pizzarotti, reduce da una missione a Milano voleva salutare personalmente i suoi amici del judo, ed è stato ripagato con il conferimento della cintura più prestigiosa, quella che rappresenta il sogno di ogni judoka, e che nel suo caso era stato interrotto da un “ginocchio fracassato”.

“Dieci anni di judo – ha scherzato il sindaco – mi hanno insegnato ad amare questa disciplina, e devo dire che nella vita mi è servito molto l’insegnamento che ho ricevuto: ho imparato a parare i colpi che arrivano e a girarli verso l’avversario, e anche in politica serve”.

Pizzarotti ha quindi informato i maestri giapponesi presenti dell’imminente gemellaggio fra Parma e la prefettura di Kagawa, ed ha ringraziato la società Kyu Shin Do Kai, promotrice dello stage ad altissimo livello in corso nella sua sede, per aver tanto contribuito ad inserire Parma nel mondo del judo.

All’incontro – organizzato dall’assessore allo sport Giovanni Marani – sono intervenuti personaggi di primo piano del mondo delle arti marziali, dirigenti e maestri nazionali e internazionali: Domenico Falcone, Presidente FIJLKAM, che ha consegnato al sindaco al cintura nera, Massimiliano Benucci, Segretario Generale FIJLKAM, i maestri Franco Capelletti (9° Dan, Vice Presidente Fijlkam – Vice Presidente EJU settore Educazione – Direttore della Commissione Kata IJF), Haruki Uemura (9°Dan, Presidente Kodokan di Tokyo – IJF World Promotion Director), Chikara Kariya, George Kerr (10° Dan, Presidente della British Judo Association), Serge Feist (8° Dan, Allenatore Squadra Nazionale Francese Junior e poi Senior dal 1974 al 1996), Kiyoshi Murakami (8° Dan, Direttore Tecnico Nazionale Italiana di Judo), Shoji Sugiyama (8° Dan, Componente della Commissione Kata IJF), Gianni Strazzeri (consigliere FIJLKAM JUDO, Presidente C. N. Insegnanti Tecnici FIJLKAM), Stefano Stefanel (consigliere FIJLKAM JUDO), Luigi Nasti (consigliere FIJLKAM JUDO), Antonio Amorosi (Presidente FIJLKAM Emilia Romagna), Giuliano Gibertoni (Vicepresidente Fijlkam Emilia Romagna settore Judo).

Per il Kyu Shin Do Kai, sono intervenuti il presidente Francesco Rasori, la vicepresidente Lucia Rubini e il direttore tecnico maestro Luigi Crescini.

Gli amministratori del Comune, nel dare il benvenuto agli illustri ospiti, hanno sottolineato il valore dello sport, e in particolare delle arti marziali, per l’educazione e la crescita dei ragazzi, ed hanno elogiato la società ospitante per l’intenso e meritorio lavoro che porta avanti nel settore giovanile”.

pizzarotti_goriPrima però, l’esperienza milanese. Che lo stesso sindaco ha commentato così su Facebook:

“Grazie ai ragazzi che mi hanno invitato al bel dibattito con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. È stata una interessante e costruttiva mattinata, e voi siete stati onesti e trasparenti a prendere come buon esempio di amministrazione ‪#‎Parma‬, nonostante il colore politico che ci differenzia. Lo dico con una punta di orgoglio, ma anche come stimolo a continuare a lavorare, ancora di più, per la mia splendida Parma, una città che in passato è sì stata ferita nella sua dignità, ma che oggi è tornata ad avere nuovi ideali e a credere nel futuro. ‪#‎EffettoParma‬

Infine mando un saluto al consigliere Dall’Olio, a cui consiglio di non prendersela se l’invito a parlare di buona amministrazione non è arrivato a lui. Ma detto questo, quando si rappresentano le istituzioni non è al colore politico che dobbiamo guardare, ma al lavoro e all’impegno costante verso i propri cittadini, al di là del voto che esprimono. Un insegnamento che Dall’Olio, con la sua triste uscita, dimostra di non aver per nulla compreso”.

 

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