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Lotta al traffico di droga: 5 arresti, sequestrati oltre 200mila euro di eroina

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I Carabinieri della Nucleo Investigativo di Parma hanno individuato e arrestato uno dei soggetti che, all’inizio del mese di ottobre, era sfuggito alla cattura durante l’esecuzione di alcune misure restrittive emesse nell’ambito dell’operazione “triglie rosse”.

I militari mercoledì pomeriggio, al termine di una serie di mirati accertamenti, hanno localizzato il 48enne, pregiudicato, a Bologna accompagnandolo, dopo la notifica del provvedimento restrittivo, nel carcere della “Dozza” di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

LA PRIMA PARTE DELL’OPERAZIONE, IL NOSTRO PEZZO DATATO 3 OTTOBRE –

Funzionava così: un albanese, Voca Alban, fungeva da corriere della droga, un pregiudicato parmigiano, Francesco Liuzza, la smistava ad un grossista, un pregiudicato di spicco della malavita siciliana, Antonio Gattuso, ed al tempo stesso a due piccoli spacciatori della zona, Andrea Villa e Vittorio Canetti.

Proprio l’arresto del Voca, fermato su un autobus diretto dalla Sicilia al Nord,con un trolley pieno di eroina, aveva dato il via alle indagini, nel maggio 2014. Indagini strettamente legate a quelle per una rapina in gioielleria a Langhirano, fatta proprio dal Voca, Liuzza e un terzo complice.

In cinque sono finiti in carcere, un sesto, siciliano, è ancora ricercato ma le maglie intorno a lui si stanno stringendo: è stata sequestrata eroina per oltre duecentomila euro.

Nelle prime ore di giovedì 1 ottobre i Carabinieri del Comando Provinciale di Parma, con l’ausilio di quelli di Agrigento e Varese, hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere a seguito di un’attività d’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo, che ha consentito d’individuare e bloccare un consistente traffico di eroina diretto ad Agrigento e ricostruire una rete di spaccio al dettaglio di metadone ed eroina nella nostra Provincia.

Le ordinanze, emesse dal GIP del Tribunale di Parma, sono state richieste nell’ambito di un procedimento penale condotto dalla Procura della Repubblica di Parma, pm Ausiello, per un’attività nata nel maggio 2014 a seguito del sequestro di un ingente quantitativo (4 kg) di eroina effettuato dai militari durante le indagini svolte per una rapina commessa il 2 maggio 2014 in danno di una gioielleria di Langhirano.

Gli accertamenti, oltre a permettere l’individuazione dei 3 autori della rapina, arrestati su ordinanza di custodia cautelare, hanno portato alla scoperta di un sodalizio di cittadini italiani, con l’aggiunta del solo grossista albanese, che acquistavano e poi rivendevano in Sicilia ingenti partite di eroina ottenute anche con i proventi di reati predatori.

Le indagini facevano emergere anche una parallela rete di spaccio al dettaglio per la vendita di eroina e metadone in vari comuni della nostra provincia.

Tramite mirate attività tecniche e servizi di intercettazioni i Carabinieri hanno individuato il fulcro e punto di contatto delle due “organizzazioni” parallele, costituito da un pregiudicato di Parma, già agli arresti domiciliari, grazie al quale è stato possibile ricostruire il commercio illegale di stupefacente e trarre in arresto, in flagranza di reato, 2 persone e sottoporre progressivamente a sequestro 4 kg di eroina, 600 ml. di metadone e 60 gr. di hascisc.

Nelle intercettazioni si nota come la “roba” venisse chiamata triglie: rosse, l’eroina, bianche, la cocaina. Emergendo in maniera chiara ed evidente la gravità dei reati per cui si stava procedendo, il GIP, su richiesta del Pubblico Ministero, concordando con l’esito delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma, ha emesso, per il delitto previsto dagli artt. 110 C.P. e 73 D.P.R. 309/90, le ordinanze di custodia cautelare a carico di:
Gjini Servet, nato in Albania nel 1982, domiciliato a Saronno;
Liuzza Francesco, nato a Canicattì (AG) nel 1972, residente a Parma, già detenuto presso il carcere di Parma;
Gattuso Antonio, nato a Canicattì nel 1972, residente a Ravanusa;
Villa Andrea, nato Fiorenzuola d’Arda nel 1968, residente a Parma;
Canetti Vittorio, nato a Langhirano nel 1966, ivi residente già detenuto presso il carcere di Parma.

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