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Parma, “a Lazio” , casa Pioli, col rischio che la matematica dica Serie B. Donadoni: “Vogliamo continuare la striscia positiva”

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Francesca Devincenzi

L’avversario peggiore nel suo momento migliore. La Lazio che non ti aspetti contro il Parma che nessuno, probabilmente, si aspettava così (male in classifica e in banca, bene in campo nonostante tutto) a questo punto della stagione.

La Lazio di Pioli, parmigianissimo, che nel Parma ci ha prima giocato, poi esordito in serie A come allenatore. La Lazio di Pioli, primo avversario all’andata dopo l’addio di quel presidente Ghirardi che appena insediatosi nello scranno di numero uno ducale provvide a cacciare il tecnico ereditato dall’interregno Bondi, Stefano il parmigiano, appunto.

La Lazio di Pioli che potrebbe sancire la retrocessione matematica del Parma, perché Stefano una mano sul cuore la può pure mettere, ma la testa gi suggerisce che tanto in B il Parma già ci è sceso da mesi, e che ora può solo pregare di rimanervi.

La Lazio che in estate voleva Donadoni, ma per le stranezze del destino ha lasciato il tecnico a divenire fantasma insieme a una società amministrata con la stessa veggenza di un folle mentre quella di Lotito, che simpatico non lo è ma matematico si, ha riordinato conti e classifica.

La Lazio di Pioli vola, con la sua Aquila, verso il secondo posto finale in un derby tutto romano, e due società tanto uguali per passati simili, Giglio e Parmalat, passaggi di mercato arditi sbandierati e miliardari, tifoserie a braccetto e morti innocenti (o quasi) che ne macchiano le bandiere, oggi sembrano tanto diverse. Perché una vola, mentre l’altra affonda.

Una potrebbe issarsi  nell’Olimpo dei secondi, affondando l’altra nell’Oblio della retrocessione.

Questa è Lazio – Parma tra prosa poesia e campo, quello di cui parla Roberto Donadoni, che sul non passaggio ai biancazzurri glissa con un “il passato è passato”, e sul doman si concentra, senza troppo mandare la testa al match che si “giocherà” in Tribunale giovedì , data che sancirà la risposta definitiva sul proseguimento o meno dell’esercizio provvisorio del club fino al 31 maggio.

“Mi interessa solo domani con la Lazio, il resto mi preoccupa fino a un certo punto perchè non posso determinare nulla. Mi preme mettere in campo con la Lazio una formazione che sia all’altezza e continuare questa striscia positiva”.

Qualcuno ha detto di essersi sentito tradito e avere un senso di rivalsa..anche solo sportivo.

“Ok per il senso di rivalsa ma sarebbe bene avere questo sentimento sempre, al di là di quello che è successo, perchè questo è una molla importante E’ questo tipo di spirito che ti porta a fare risultati. Poi alle spalle la situazione societaria complicata è un dato di fatto, ma gli stimoli personali fanno la differenza”

In difesa è emergenza viste le squalifiche di Costa e Feddal?

“Ancora devo fare valutazioni anche di altri giocatori in riferimento alla formazione di domani. Feddal e Costa hanno dimostrato in queste ultime gare di essere una componente importante di questa squadra e di dare garanzie al di là del risultato. La difesa in questo ultimo periodo ha dimostrato solidità e questo deve far capire anche a chi ha giocato meno l’importanza di avere un certo tipo di atteggiamento. Poi domani vedremo che tipo di schieramento adottare a seconda della gara e dell’avversario”.

Domani sera potrebbe arrivare la certificazione della retrocessione in serie B, questo cosa potrebbe cambiare?

“Per me non cambia nulla, vedremo se dal punto di vista psicologico potrà avere ripercussioni cammin facendo”

Su Belfodil e Lila:

“Belfodil si affida ancora molto alle sue capacità e poco ai compagni che ha intorno e al movimento della palla. Deve imparare soprattutto ad essere in grado di uscire dalle situazioni non soltanto grazie al dribbling, ma con lo smarcamento giusto ed i movimenti senza palla. Lila ha uno spirito combattivo sopra la media ma deve imparare a gestirlo anche in base alle zone del campo in cui si trova”.

A inizio stagione si era parlato di lei alla Lazio, ha rimpianti?

“Non vivo a ritroso e non condivido chi dice che vorrebbe già essere al 31 maggio. Vorrebbe dire saltare un mese di vita mentre bisogna sapere affrontare i vari momenti che si presentano e le positività e le negatività soltanto il tempo dirà come le hai vissute e come le hai utilizzate affinchè ti possano dare dei vantaggi. La Lazio è una possibilità che si era aperta e chiusa immediatamente e quindi andiamo avanti”

Si aspettava un cammino cosi della Lazio?

“La Lazio ha una rosa importante di cui va dato atto al presidente Lotito, fatta con giovani di grandi prospettiva, un bacino importante da cui attingere. La squadra ha fatto fin qui un assolutamente meritato. Oltre ad una rosa importante ha un tecnico validissimo”.

 

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