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Taçi: guai col fisco e rischio galera in Albania?

Il Parma va male, anzi malissimo. In campo, e fuori.

Se il campo ha sancito nel pomeriggio di ieri una serie B non aritmetica ma evidente, fuori dal campo va forse peggio.

Mentre mercoledì 28 è prevista l’udienza per un’istanza di fallimento depositata da tre creditori, ufficiosamente già saldati per evitare guai, dall’Albania non arrivano notizie confortanti.

Pare infatti che Rezart Taçi, presunto e papabile nuovo presidente oscuro del Parma Fc, che non si palesa ma mette i suoi uomini chiave in società, abbia serissimi guai con il fisco.

Per lo meno, stando a quanto è andato a stanare Parma Quotidiano, che recita così:

“In Albania, Taçi ha una certa esperienza di conti scoperti con il fisco: di recente, la Taçi Oil, di cui fa parte anche Ermir Kodra, è stata inserita nella lista di società per le quali lo Stato albanese chiede il fallimento, per non aver pagato le tasse. Sarà forse anche per questo che Taçi preferisce non figurare direttamente nella questione del Parma calcio. In Albania, con i contribuenti morosi lo Stato non è tenero come in Italia. Altro che Equitalia: là c’è la gogna mediatica. I nomi delle società che non pagano le tasse entro la scadenza, vengono divulgati in una lista nera ad opera della Drejtoria e Pergjithshme e Tatimeve, l’equivalente della nostra Agenzia delle Entrate, perché tutti sappiano della mancanza.

Ma non solo. Per le società che restano per qualche anno in questa lista, il Governo di Tirana chiede il fallimento, per tentare un recupero forzato delle tasse non versate. Ebbene, nel 2014 è stato chiesto il fallimento di 114 società albanesi: una è la Taçi Oil. Ermir Kodra, presentato come nuovo presidente del Parma Fc, nella Taçi Oil riveste il ruolo di consigliere, nominato il 14 agosto scorso, con scadenza nel 2017.

Ma nell’elenco delle società che non hanno pagato le tasse in Albania ci sono diversi altri soggetti economici del gruppo Taçi. C’è le società Armo sha, la grande raffineria ex pubblica acquistata da Taçi, dove Kodra è stato dirigente, iscritta nell’elenco degli evasori nel luglio 2013; c’è la Gramozi Oil Company di Gramos Taçi, iscritta a fine novembre scorso; la Anika Mercuria Refinery Associated Oil, nell’elenco degli evasori sempre da fine novembre (Anika è la sorella di Rezart Taçi, donna che nel Parma Fc dovrebbe assumere un ruolo dirigenziale); la Alsat, della ex guardia del corpo di Taci Bledar Lilo, che ha fra i suoi amministratori Anika Taçi e Mustafa Taçi, alla gogna da luglio; la Kuarta Internaional di Irgen Selfo, altra ex guardia del corpo di Taçi, che in questa società ha sostituito lo stesso imprenditore nel 2013, società nella lista nera da maggio dell’anno scorso.

Il passaggio del Parma da Tommaso Ghirardi a Ermir Kodra per conto di Razart Taçi doveva servire a dare maggior tranquillità economica alla società calcistica emiliana. Eppure, non ci sentiamo ancora affatto tranquilli”.

Ora, si attendono conferme o smentite. Che, per ora, si limitano a un no comment.

Di certo, resta che il Parma è ultimo in classifica, solitario e a rischio di altri punti di penalizzazione. Che la squadra in campo non ha anima, e fuori, forse, va anche peggio….

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