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Infanzia e disabilità: l’opportunità dei soggiorni estivi

Con l’arrivo dell’Estate e la contestuale chiusura degli asili nido e delle scuole d’infanzia, nasce per le famiglie l’esigenza di dover gestire i propri figli, contemplando allo stesso tempo la vita professionale e gli impegni di tutti i giorni. Una situazione che si fa ancora più complicata in presenza di genitori di figli disabili che per le loro condizioni psico-fisiche richiedono un’attenzione maggiore e la presenza di figure capaci di poter capire completamente le loro esigenze e porre in essere le azioni necessarie per potergli far trascorre il tempo libero al meglio, nelle modalità più idonee e con il giusto grado di sensibilità ed empatia.

I servizi di babysitting, così come i centri estivi, però, non sempre riescono ad affrontare tali circostanze, proponendo attività solo per normodotati e non avendo a disposizione uno staff formato per queste evenienze, con il rischio che il bambino disabile debba rinunciare a godersi il proprio svago, isolandosi e non entrando in contatto con i propri coetanei. Una evidenza che potrebbe compromettere il suo percorso di crescita cognitiva e relazionale, già difficoltoso di suo, e in linea generale il suo divertimento e la sua felicità.

Una soluzione molto efficace in questo senso è data dall’organizzazione di soggiorni estivi per bambini disabili.

Come funziona un soggiorno estivo per bambini disabili

I soggiorni estivi per bambini disabili rappresentano una grande opportunità per le famiglie, con i genitori che possono far trascorrere al proprio figlio una vacanza cucita sulle sue particolari esigenze, in un ambiente in grado di comprendere a pieno le sue difficoltà, creando i presupposti ideali affinché possa divertirsi, crescere e imparare nuove cose al riparo da pericoli o problemi legati alla sua condizione.

Durante queste vacanze, infatti, verranno predisposte tutta una serie di attività, motorie, ludico-pedagogiche ma anche di puro svago, nelle quali i bambini disabili saranno costantemente impegnati e stimolati, con evidenti benefici per quel che riguarda l’apprendimento e la capacità di relazionarsi con gli altri, sentendosi coinvolti in un programma che non intende la disabilità come un ostacolo ma come un’occasione attraverso la quale crescere ed esprimersi al massimo delle proprie possibilità.

Grazie alla presenza di uno staff qualificato, infatti, i bambini potranno prendere parte a momenti dedicati ai laboratori creativi, all’attività sportiva e alla condivisione di emozioni, solo per citarne alcuni, con la sicurezza di essere sotto l’attenta cura e direzione di un personale competente e in grado di capire le diverse necessità e agire di conseguenza.

Massima importanza è riservata alla scelta delle location turistiche, selezionando unicamente quelle che possono ospitare bambini con diversi gradi di disabilità, senza barriere architettoniche, con stanze adibite appositamente per i loro bisogni e in possesso di tutti gli strumenti per gestire al meglio ogni situazione, in un ambiente in cui anche gli altri ospiti possano davvero comprendere l’importanza della presenza di bambini con esigenze speciali, senza che quest’ultima possa rappresentare un elemento negativo di valutazione, con conseguenti comportamenti discriminatori nei loro confronti.

La partecipazione a questi soggiorni non è riservata unicamente ai bambini ma anche ai genitori. In questo modo si può decidere se far vivere al proprio figlio questa nuova esperienze da solo, sempre che le sue condizioni lo permettano, verificate dagli educatori in accordo con la famiglia, o in presenza delle mamme e dei papà, per vivere un soggiorno unico dove anche loro possono beneficiare della serenità e la tranquillità di una vacanza, affrontando insieme le sfide e le difficoltà quotidiane e vedere il proprio figlio felice.

I benefici dei soggiorni estivi per bambini disabili

Far partecipare il proprio figlio disabile ai soggiorni estivi è una grandissima opportunità per la sua crescita cognitiva e soprattutto relazionale, con la possibilità di non interrompere il suo sviluppo e fargli vivere una vacanza senza le grandi difficoltà che deve affrontare nella vita di tutti i giorni.

Essendo questi viaggi organizzati appositamente per bambini speciali, infatti, sono in grado di mettere nelle condizioni migliori il bambino, che potrà divertirsi, giocare con altri coetanei, disabili e normodotati, e essere protagonista di nuove esperienze in contesti inediti rispetto al suo pregresso. Inoltre, a livello psicologico i soggiorni estivi faranno aumentare il suo grado di autonomia e quindi di autostima, cimentandosi in attività che legano l’aspetto ludico a quello pedagogico, vivendo in modo naturale ed emozionale ogni momento della giornata.

Spesso ci dimentichiamo, infatti, che un bambino disabile, oltre alle sue esigenze particolari, alla stessa stregua dei suoi coetanei normodotati, desidera divertirsi e non sentirsi abbandonato. Una circostanza sovente rilevabile durante il periodo estivo, quando le famiglie partono per le ferie e il bambino difficilmente riesce ad entrare in contatto con contesti riservati ai più piccoli. Un isolamento dannoso per il suo sviluppo ma che può essere scongiurato proprio attraverso la partecipazione a questi viaggi.

Le vacanze inclusive servono a raggiungere proprio questo obiettivo: rendere il tempo libero dei bambini disabili il più possibile simile a quello dei normodotati, con le dovute precauzioni, senza elementi che possano farlo sentire diverso dagli altri, capendo i suoi tempi e le sue necessità.

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