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Marasco chiede la revisione del Decreto Dignità, dall’Olanda tuonano: “Evitare il caso italiano”

Il presidente di LoGiCo, la Lega Operatori di Gioco su Canale Online, Moreno Marasco, ha parlato dello stato di salute del settore del gioco online, argomento sempre di grande attualità in Italia negli ultimi tempi. Marasco, in un’analisi lucida e razionale della situazione, ha contestualmente rivolto un appello al Governo, supportato, però, da dati e analisi. Nel suo intervento Marasco si è anzitutto appellato ai risultati emersi dallo studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità per il disturbo sul gioco d’azzardo. 

A suo parere i dati sottolineano come sia sempre più necessaria una corretta informazione sul settore; ma anche che l’online è una garanzia, ovvero l’unica parte del settore gioco che offre procedure di identificazione per il giocatore, contestualmente alla limitazione del gioco e la protezione.

Garanzie dovute anche alla crescita del settore, riconducibile alla canalizzazione della domanda di gioco sul circuito legale, soprattutto per quanto concerne il circuito dei casinò online AAMS e degli operatori di betting. La normativa italiana, a suo dire, è stata sollecita col gioco online.

Anzitutto perché ha regolamentato il mercato del gaming online, presentando sempre il gioco come intrattenimento e passatempo, nei limiti del legale e a riparo da forme variegate di dipendenza patologica. Ma ci sono anche dei però. 

Secondo Marasco lo Stato dovrebbe rivedere il Decreto Dignità e sistemare il dialogo alla luce della Legge di Bilancio 2020. Ma particolarmente sul Decreto Dignità Marasco è chiaro: “Il gioco illegale si può contrastare solo con una offerta legale chiara e trasparente, senza confondere, come si rischia col Decreto, circuito legale da circuito illegale”, ha detto.

Eppure, nonostante il Decreto, il gioco in Italia continua a crescere. Basti pensare al caso della Campania, seconda regione, dopo la Lombardia e prima del Lazio, per spesa in gioco pubblico lo scorso anno. Si parla, nel caso della Campania, di una spesa superiore agli 1,8 miliardi, per citare un caso.

Intanto dall’estero arrivano moniti dopo il “caso” italiano. René Jansens, numero uno della KSA, la Gaming Authority olandese, in un discorso agli operatori, ha fornito le ultime sulla normativa vigente nei Paesi Bassi, in cui ha suggerito come il tenere comportamenti responsabili sia presupposto fondamentale per evitare rischi inutili.

Jansens ha dichiarato che il Gioco Responsabile deve essere il DNA di tutte le aziende, parlando del modello olandese come di un “modello da seguire”, con riferimento alla normativa che dal prossimo gennaio andrà a fissare l’apertura del mercato dell’online.

Parlando dei paesi limitrofi Jansens ha citato il caso italiano, un mercato, a suo dire, prima del Decreto Dignità “inondato dalla pubblicità”. Situazioni analoghe al Belgio e all’Inghilterra, da stigmatizzare in Olanda: “Con un approccio responsabile, senza forzare i limiti legislativi e regolamentari, la società civile non ci criticherà”, ha detto.

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