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3 e 4 gennaio nel ricordo di Guido Picelli-Presentazione del libro che smentisce la tesi della ‘pallottola amica’


Anche il 2020 avrà un inizio antifascista nel segno di Guido Picelli.

Come ormai ogni anno, sabato 4 gennaio, alle ore 10.30 in Piazzale Picelli, nei pressi del monumento dedicato in Oltretorrente all’eroe delle Barricate e della guerra di Spagna, avrà luogo la commemorazione dedicata a Guido Picelli nell’83esimo anniversario della scomparsa.

A ricordare l’importanza della sua figura per la tradizione democratica e antifascista della nostra città e per il movimento operaio saranno ancora una volta CGIL, ANPPIA, ANPI e AICVAS insieme a Comune e Provincia di Parma.

Il programma prevede gli interventi di Andrea Rizzi, responsabile Storia e Memoria CGIL Parma, di rappresentanti di Comune e Provincia di Parma e delle associazioni antifasciste ANPPIA, ANPI e AICVAS. La chiusurà sarà a cura di Lisa Gattini, segretaria generale CGIL Parma. L’evento vedrà l’accompagnamento musicale del coro polifonico popolare OltreCoro, diretto da Rocco Rosignoli.

CGIL Parma, con ANPPIA, ANPI, AICVAS e le Istituzioni locali danno appuntamento alle 10.30 del 4 gennaio nel piazzale a lui dedicato.

Venerdì 3 gennaio alle ore 18 alla Libreria Feltrinelli di via Farini sarà presentato il libro di Marco Puppini ’Garibaldini in Spagna. Storia della XII Brigata Internazionale nella guerra di Spagna’ che smentisce la teoria della ‘pallottola amica’ 

La morte di Guido Picellli per mano “amica” è «un’accusa che ricorda altre falsificazioni o esagerazioni diffuse in epoca di guerra fredda». Lo scrive Marco Puppini, storico e membro dell’Aicvas, l’Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna, autore del recente volume Garibaldini in Spagna. Storia della XII Brigata Internazionale nella guerra di Spagna (Kappa Vu, 2019). Al momento «si può escludere – si legge nel testo – che la pallottola che uccise Picelli venisse dalle file repubblicane».

Il libro di Puppini torna sugli antifascisti italiani che combatterono da volontari nella guerra di Spagna, fra il 1936 e il 1938.
Prima della seconda guerra mondiale, infatti, prima della Resistenza e prima dei partigiani, vennero loro: uomini che mai avrebbero chinato la testa, operai, artigiani, contadini che in anticipo fiutarono il marcio nella storia del Novecento.

A condurre il dialogo con l’autore – organizzato dal Centro studi movimenti, Aicvas, Annpia, Anpi e Cgil – sarà Marco Severo, già autore di un bel volume sui combattenti antifascisti di Parma in Spagna (Bfs, 2017).

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