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Storie di stadi: “Il Meazza” di Milano

Sarà la “Scala del calcio” ad ospitare la prossima trasferta del Parma nella Serie A Tim 2019/20, contro l’Inter. Uno stadio tra i più conosciuti al mondo, la cui storia merita di essere raccontata, anche perché qui i Crociati hanno vinto più di un trofeo.

LA STORIA DELLA “SCALA DEL CALCIO”
La storia del Meazza, che in molti chiamano San Siro dal nome del quartiere milanese che lo ospita, è quella di un impianto che vede la luce a metà degli anni Venti: il cantiere apre nel 1925 e l’impianto è inaugurato con l’amichevole tra Milan ed Inter del 19 settembre 1926. A volere lo stadio è Piero Pirelli, presidente del Milan che di tasca propria lo fa realizzare nel vicino ippodromo. Lo stadio, nato così per il sempre più crescente football, si trova ad ospitare anche sotto le tribune spazi per ospitare le scuderie dei cavalli impegnati nelle gare all’ippodromo. La struttura è già di una certa rilevanza: può ospitare fino a 35mila persone ed è caratterizzata da due tribune non collegate tra loro; non ha cioè quella forma che oggi tutti conosciamo, sebbene nel corso degli anni subirà continue trasformazioni, che lo vedranno crescere fino a raggiungere le attuali dimensioni.

Per diverso tempo, lo stadio ospita solo le gare interne del Milan, mentre l’Inter gioca all’Arena Civica di Milano. Nel 1934 qui si gioca la semifinale del Mondiale organizzato e vinto dall’Italia: gli Azzurri a Milano battono l’Austria – che a qui tempi era una delle migliori nazionali in circolazione – per 1-0. L’anno successivo, lo stadio viene acquistato dal Comune di Milano, che progetta da subito i lavori di ristrutturazione: già nella gara Mondiale contro l’Austria lo stadio aveva raggiunto i 40mila spettatori e c’è dunque bisogno di adeguare l’impianto. Ecco che San Siro arriva ad ospitare 55mila spettatori, grazie anche all’introduzione delle curve di raccordo con le due tribune principali.

Nel 1947 lo stadio diventa anche la casa dell’Inter e dagli anni Cinquanta lo stadio subisce nuove grandi trasformazioni. Nel 1955 viene aggiunto il secondo anello, con all’esterno le scale elicoidali che permettono agli spettatori di raggiungerlo. Nel 1980 lo stadio viene intitolato alla memoria di Giuseppe Meazza e qualche anno più tardi, in occasione dei Mondiali delle “Notti Magiche”, l’impianto viene nuovamente aggiornato tramite una profonda ristrutturazione: nascono il terzo anello e la copertura reticolare dell’intero stadio, il tutto sorretto da undici torri. Negli ultimi anni, il Meazza ha visto alcuni ulteriori lavori di ammodernamento relativi al manto erboso (misto naturale-sintetico), alle nuove panchine e ai ground box a bordo campo.

UNO STADIO DA COPPE CROCIATE
Il Parma ha vinto al Meazza ben tre trofei. Il primo è quello della Supercoppa Europea vinta nel febbraio del 1994 contro il Milan: mentre i rossoneri arrivano alla sfida da vice-campioni d’Europa (l’Olympique Marsiglia venne escluso dalle competizioni europee per un caso di frode sportiva), il Parma è reduce dalla vittoria della Coppa delle Coppe. I Crociati perdono 0-1 la finale d’andata al Tardini, ma la ribaltano a Milano ai supplementari per 0-2, vincendo il trofeo.

A questa segue la doppia finale di Coppa Uefa, stagione 1994/95, contro la Juventus. La gara di ritorno si gioca a Milano, sede scelta dai bianconeri al posto di Torino. All’andata il Parma vince al Tardini con gol di Dino Baggio, che si ripete anche a Milano nell’1-1 che vale ai Crociati la vittoria per la prima volta nella competizione europea.

Si arriva quindi al 21 agosto 1999: al Meazza il Milan campione d’Italia sfida il Parma vincitore della Coppa Italia. I Crociati, dopo essere stati sconfitti nell’edizione del 1992, vincono la Supercoppa Italiana per 1-2, grazie al gol nel finale di Boghossian.

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