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Vini italiani, quali sono quelli più pregiati?

I vini italiani continuano ad essere molto ricercati dagli appassionati del settore di ogni parte del mondo. Una tendenza consolidata tanto da consegnare al nostro Paese la posizione di leader mondiale nella produzione enologica con una crescita impressionante nel corso dell’ultimo anno.
Una realtà corroborata dai dati Ismea, secondo i quali proprio nel 2018 l’Italia è riuscita a produrre 55 milioni di ettolitri di vino con un incremento del 29% su base annua.
Circa 20 milioni di essi sono stati venduti all’estero, portando il dato complessivo dell’export a quota 6,2 miliardi, grazie al quale l’Italia si attesta alle spalle della sola Francia, che rimane il maggior fornitore mondiale.

Vini rossi: quali sono i più pregiati?

All’interno della produzione nostrana si fanno naturalmente notare alcune eccellenze. Per quanto riguarda i vini rossi pregiati, una menzione particolare spetta al Merlot, la cui comparsa lungo la penisola è datata alla fine del XIX secolo in regioni come Veneto, Friuli, Trentino ed Emilia Romagna e da allora in costante ascesa nel gradimento dei consumatori.
Alle sue spalle si deve necessariamente ricordare il Barolo, famoso per il suo persistente e intenso sapore: comparso nella parte iniziale dell’Ottocento ha saputo calamitare il gusto di un gran numero di amanti non solo in Italia, ma anche all’estero.
A completare un ideale podio dei vini rossi italiani più pregiati non può che esserci il Chianti, orgoglio della Toscana e famoso a livello globale per il suo effetto rilassante, tanto da essere indicato per la vinoterapia.

I vini bianchi più noti

Per quanto concerne i vini bianchi, la lista è aperta dal Muller Thurgau, che deve il suo nome tedesco al fatto di essere coltivato lungo il bacino del fiume Adige. Vino aromatico e caratterizzato da un sapore estremamente fine, è considerato adatto ad accompagnare ogni tipo di pietanza.
Chi poi preferisce una bevanda frizzante, dovrebbe convergere sul Prosecco, vino che affonda le sue radici in epoche lontane e il cui vitigno viene coltivato soprattutto in Veneto. La vivacità che lo distingue è la base per uno spumante che gode di un larghissimo stuolo di amanti in ogni angolo del globo, se si pensa che in Gran Bretagna riesce a vendere più dello champagne.
Infine la Falanghina, il bianco più noto del Centrosud, un vino fruttato che si fa notare per l’inconsueta freschezza. Prodotto soprattutto nella zona del Beneventano continua ad accrescere di anno in anno la sua già notevole reputazione, grazie in particolare alla capacità di abbinarsi a piatti e portate a base di pesce.

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