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Parma sbarca alla Bit di Milano: tre giorni sul turismo

Tre giorni per raccontarsi, trentasei ore per stupire. Da domenica 10 a martedì 12 febbraio Parma sbarca a Milano e alla Bit – Borsa internazionale del Turismo. Dagli Anni 80 è questo il place to be per operatori turistici, buyer, decision maker, ma anche per i viaggiatori di tutto il mondo a caccia di spunti e suggestioni per la prossima meta. Nel 2018 son stati 46 mila i visitatori, fra cui 2050 giornalisti da 36 paesi e 500 travel blogger a curiosare fra 1300 espositori da 72 Paesi.

DALLA VIA EMILIA A MILANO

Sotto la Madonnina, l’appuntamento è, come nel 2018, in centro, a Fiera Milano City: è qui che la città ducale sarà presente in duplice veste. Da una parte Parma sarà uno dei riferimenti dello stand di Destinazione Emilia: con ingresso da porta Colleoni o Teodorico, l’indirizzo da non perdere è quello del Padiglione Tre, con gli stand C55, C59, G46 e G50 che si trasformeranno in un luogo di meraviglie e delizie, dove squadernare tutte le eccellenze di una grande Regione, dagli Appennini alla Bassa, passando per una preziosa parure di città d’arte e grandi prodotti.

 

PARMA AL FOOD TOURISM DAY

Dall’altra parte, lunedì 11 il Comune di Parma sarà fra i protagonisti anche del Food Tourism Day. Organizzata da Roberta Garibaldi di World Food Travel Association, fra le compagini leader del turismo food & beverage, la giornata di lavori, al via dalle 10, con la presentazione degli ultimi dati sul turismo enogastronomico in Italia, ospiterà, dalle 14 nella sala Amber 5 della zona Mico, un focus sulle nuove motivazioni del viaggio. Che cosa fa scattare la voglia di partire? Cibo e vino, relax ed esperienze diversificate sono larisposta.

 

LE “P” DI PARMA ALLA BIT

A fare il punto su Parma, ecco l’intervento di Cristiano Casa, assessore a Turismo, Commercio ed Attività produttive del Comune.“Racconteremo le eccellenze del nostro territorio: con le ormai famose “P” di Parma, dal Parmigiano Reggiano, al Prosciutto, dalla Pasta al Pomodoro, abbiamo costruito un brand globale grazie al doppio riconoscimento Unesco come Città Creativa della Gastronomia e al ruolo di Capitale della Cultura – spiega Casa– :la sinergia è stata la chiave per arrivare a questi risultati. Prima ognuno percorreva la sua strada, ora siamo un team, come dimostra la candidatura congiunta per Parma 2020, vincente anche grazie al lavoro di squadra con Piacenza e Reggio Emilia”.

 

NUOVI DRIVER DI VIAGGIO

E allora ecco la Food valley emiliana: “Un quarto del fatturato delle Dope delle Igp del Belpaese nasce qui”, sottolinea Casa. Per questo cibo e vino, cultura e gusto si fanno i veri driver di viaggio, se è vero che il 41% dei turisti italiani ha visitato una cantina nel corso dei suoi viaggi e il 35% ha preso parte ad un festival enogastronomico durante le vacanze. Un forte interesseche si traduce in un necessario rinnovamento e ampliamento dell’offerta turistica esistente, “Con l’obiettivo – chiude Casadi far apprezzare il territorio attraverso le sue produzioni tipiche prolungando i giorni di permanenza dei visitatori, grazie al titolo di Parma Unesco Creative City of Gastronomy, vero propulsore delle attività di promozione turistica e di internazionalizzazione delle imprese dell’agroalimentare locale”.

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