Home » Altre storie » Divorzi e separazioni: le nuove strade della legge

Divorzi e separazioni: le nuove strade della legge

È un tema fortemente in auge del nostro paese dove da sempre i matrimoni che vengono interrotti per cause disparate sono molteplici. Per la precisione si parla di oltre il 5% dei legami che, in Italia, finiscono prematuramente spesso e volentieri in un tribunale.

Prima di tutto è bene rimarcare la differenza che intercorre tra divorzio e separazione, concetti che vengono spesso (erroneamente) associati: il primo istituto i coniugi non vanno a porre fine in modo definitivo al loro vincolo matrimoniale, bensì lo sospendono in attesa o di riconciliazione o di un provvedimenti di divorzio. Il quale quindi, è un qualcosa di definitivo che va a sciogliere il matrimonio provocando la cessazione di tutti gli effetti civili.
Una differenza non da poco che è bene valutare quando ci si trova a dover affrontare una situazione di tale genere, condizione che è sempre bene valutare con il supporto di un avvocato per diritto matrimoniale.
Gli ultimi pronunciamenti della legge su questo argomento hanno modificato la violazione degli obblighi di assistenza familiare nei casi di separazione o di scioglimento del vincolo matrimoniale. Per la precisione la nuova norma è dello scorso 6 aprile e togli ogni dubbio in materia di assegno di mantenimento ai figli o all’ex coniuge debole. Chi non rispetta la decisione presa e quindi non paga rischia di finire davanti al giudice rispondendone anche penalmente. In sostanza quindi si parla di un qualcosa inquadrabile a tutti gli effetti come un reato.
Una modifica non da poco rispetto alla norma fino ad allora in vigore, l’art. 570, che non faceva riferimento ai coniugi che si erano separati, a quelli che avevano divorziato o avevano ottenuto la dichiarazione di nullità del matrimonio ma si limitava a indicare nel genitore che non garantiva i mezzi di sussistenza la persona da perseguire.
In sostanza per dirla in termini più concreti, se prima era necessario dimostrare di aver diritto al mantenimento dallo scorso aprile non è più così e chi non versa i soldi dovuti a coniuge debole e figli sarà condannato a prescindere dalle sue condizioni economiche.
Una novità che riguarda molti dato che, come detto, in Italia divorzi e separazioni non mancano certo: la città con il più elevato numero di scioglimenti di matrimoni è Livorno, con una percentuale del 14% di coppie che decidono di finire la relazione. Seguono Trieste e Aosta mentre agli ultimi posti ci sono Agrigento e Caserta. Il che è indice di una tendenza particolare che dimostra come, più in generale, scendendo verso sud il numero di divorzi e separazioni tende a diminuire.

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*