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Recensione- Blaster Master Zero: per Nintendo e 3DS un’esperienza retrò

di Samuele Tarasconi

Il titolo è un remake dell’originale blaster master per NES uscito nel lontano 1988, la versione da me giocata è quella per nintendo switch ma è disponibile anche su 3DS.
La base del gameplay è piuttosto semplice, infatti il nostro scopo sarà quello di esplorare di volta in volta nuove aree pilotando il Sophia III, una sorta di carro armato futuristico, in sezioni 2D che ci metteranno di fronte a nemici da abbattere a suon di laser, oltre a qualche arma secondaria che sbloccheremo in seguito, e a un po’ di sano platforming.
Tuttavia guidare il Sophia III non sarà l’unico metodo che avremo a disposizione per combattere mutanti e macchine, infatti potremo anche scendere dal mezzo per occuparcene personalmente giocando nei panni di Jason il protagonista.
Sebbene scendere dal mezzo in buona parte delle occasioni si rivelerà una mossa tanto pericolosa quanto insensata, dato che subiremo spesso e volentieri danni da caduta e saremo anche meno potenti, non mancheranno però sezioni da fare interamente a piedi dato che solo così potremo esplorare appositi “mini dungeon” che saranno un obbligo per progredire nel gioco.


In queste sezioni la visuale sarà a volo d’uccello e potremo muoverci e sparare nelle 8 classiche direzioni, ANCHE SE lo sparare in diagonale si rivelerà estremamente scomodo siccome l’unico metodo che avremo per aggiustare la mira è lo stick sinistro che è anche assegnato al movimento, come del resto anche le freccette direzionali, quindi non potremo mirare rimanendo fermi ma dovremo quindi fare qualche passo per aggiustare la direzione del fuoco.
Per combattere nei panni di Jason useremo armi secondarie, come granate, e una pistola, quest’ultima risulterà piuttosto interessante dato che in base a quanta energia possiede sparerà un tipo di colpo diverso, senza però perdere la possibilità di scegliere liberamente il tipo di fuoco da utilizzare, da notare che il subire danno farà calare anche la carica dell’arma e quindi perderemo mano a mano gli “upgrade”.
Anche se sono diversi gli spari, e quindi più o meno utili in determinati frangenti, una volta che caricheremo l’arma al massimo, tramite globi che troveremo in giro per i “mini dungeon”, avremo a disposizione il più utile del gioco sia contro i boss che contro i nemici comuni, e quindi renderà le altre modalità di fuoco quasi del tutto obsolete, stesso discorso per le armi secondarie dato che alcune risulteranno decisamente più efficienti di altre.
Usando il meglio a disposizione infatti non ci sarà quasi alcuna sfida, a patto di non venir colpiti, e i boss saranno più una formalità che un pericolo da non sottovalutare, le uniche eccezioni saranno alcuni scontri a bordo del carro armato e dato che per giocare in modalità difficile dovremo prima finire il gioco se cercate una sfida questo titolo non è quello che cercate.
A livello di upgrade al di fuori di quelli necessari per progredire nella storia, che sono comunque ben strutturati, non c’è molto da dire, ci sono le mappe che ci mostreranno l’area e il posizionamento dell’unico altro potenziamento esistente, quello della vita su cui non credo di dover fornire spiegazioni.
Per quanto riguarda grafica e ambientazione il gioco è, come giusto che sia, palesemente retrò senza però risultare stucchevole, dato che le musiche, sebbene non siano memorabili, risultino parecchio azzeccate data l’atmosfera che si viene a creare nel corso del titolo.

Non ho molto da aggiungere sul gioco dato che il gameplay è piuttosto semplice, ma mi sembra giusto sottolineare la presenza di 4 DLC, ognuno dei quali ci permetterà di cominciare una nuova partita ma con un altro personaggio proveniente però da un altra serie.
Infatti avremo disposizione Shantae, Shovel Knight, Gunvolt (azure striker) e Ekoro (gal gun), non solo ci saranno ovvie modifiche estetiche ma anche il repertorio delle abilità del protagonista cambierà drasticamente l’esperienza di gioco.

In conclusione:
Il titolo dura poco, nel mio caso si parla di 8 ore circa, e la sfida, come avete potuto leggere poco più su, non è molto presente ma riesce ugualmente a intrattenere fatte le dovute precisazioni, consigliato se volete provare una versione rinnovata di blaster master o se siete alla ricerca di un esperienza vecchio stile.

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