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Per San Valentino regala il diritto all’acqua potabile e permetti a queste bambine di tornare a scuola

Ogni mattina si sveglia e si prepara per andare a lavorare. Si alza, fa colazione e si avvia con la mamma verso il pozzo. Devono raccogliere l’acqua per la giornata, ci vogliono 4 o 5 ore per arrivare, e già dalle prime ore del giorno inizia ad alzarsi il caldo. Quando si arriva al pozzo, si tira su l’acqua e poi si torna a casa con il carico prezioso.

Questa è la giornata di una bambina qualsiasi, che vive nell’Africa Subsahariana, in un villaggio in cui non arriva l’acqua corrente, dove le donne devono provvedere al sostentamento giornaliero. Ragazze e bambine lasciano la scuola anche molto presto, per lavorare.

L’acqua c’è, in realtà, ma non ci sono le tecnologie per tirarla su, è troppo in profondità e la popolazione locale è troppo povera. Per questo motivo, ActionAid porta avanti diversi progetti per garantire il diritto all’acqua potabile, per aiutare queste famiglie, queste bambine, ad avere un futuro migliore, costruendo i pozzi nei villaggi africani. Insieme al fumettista GUD hanno ripreso le storie che ci stanno dietro a questo disagio che agli occhi degli occidentali diventa impossibile da immaginare. Attraverso un breve fumetto, si riflette una realtà quotidiana inaccettabile da quando nel 2010 l’Onu ha dichiarato il diritto all’acqua un diritto umano fondamentale.

Leggi il fumetto

Circa tre persone su dieci, pari a più di due miliardi, non hanno accesso all’acqua nella propria abitazione, di questi, 844 milioni di persone non riescono ad avere accesso nemmeno all’acqua potabile necessaria per il mero sostentamento dell’organismo. Circa sei persone su dieci, pari quindi a quattro miliardi e mezzo, mancano totalmente di servizi igienico-sanitari sicuri. Muoiono ogni anno migliaia di bambini. Il negato accesso all’acqua porta anche ai più banali disagi per l’igiene di base, che si sviluppano presto in malattie anche potenzialmente mortali.

Per San Valentino queste bambine hanno bisogno come regalo di un futuro un po’ più radioso. Con una poco impegnativa adozione a distanza centinaia di bambine potranno tornare a sedere sui banchi di scuola.

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