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Non solo Bitcoin: come investire in Ethereum

Non solo di Bitcoin si campa; e non solo su questa criptovaluta si deve puntare. Si potrebbe sintetizzare così il tema che si sta affrontando partendo da un assunto incontrovertibile.
Ovvero: il Bitcoin è indubbiamente la criptovaluta più diffusa sul mercato, quella che è riuscita a fare il boom nel senso di arrivare a toccare quote in partenza inimmaginabili. Ma è in generale il mondo delle criptovalute ad essere sotto la lente degli investitori viste le potenzialità di guadagno.

E allora navigando in questo universo così affascinante e ricco di opportunità di si imbatte in altre criptovalute che possono rappresentare a loro volta occasioni di investimento. Su tutte l’Ethereum.
Si sta qui parlando della seconda moneta virtuale per diffusione proprio dopo il Bitcoin: attualmente la quotazione della seconda criptovaluta più diffusa al mondo è 245 dollari. Non tantissimo se paragonata al Bitcoin, ma il dato diventa enorme se si calcola che a gennaio 2017 valeva 10 dollari.

Il picco toccato per la verità era anche più alto, quasi 400 dollari; solo che nelle ultime settimane tutte le criptovalute, compreso il Bitcoin, hanno risentito della scelta del Governo cinese di stringere la cinghia sulle monete elettroniche. Ma gli analisti del settore continuano a pensare che sarà proprio Ethereum il rivale principale del Bitcoin nei prossimi mesi.

Quindi investire potrebbe convenire, e potrebbe essere intelligente farlo ora che il prezzo è calato. Vediamo quindi qualche consiglio per investire in Ethereum. La prima soluzione è sempre quella di acquistare monete virtuali in rete, tramite i miners, come nel caso di tutte le criptovalute. La piattaforma offerta da Ethereum funziona sul meccanismo del blockchain come Bitcoin e quindi non conse-nte solo scambi di valore monetario, ma anche la creazione di smart contract, cioè contratti intelligenti.

Il meccanismo dell’Ethereum funziona tramite creazione degli smart contract, ovvero contratti intelligenti,software che facilitano la negoziazione rendendola maggiormente sicura. Questo perché una volta che lo smart contract viene avviato, viene eseguito sulla blockchain nel modo in cui è stato programmato, senza quindi possibilità di interferenza da parte di terzi e quindi di frodi.
Si parla quindi di un meccanismo più trasparente rispetto al Bitcoin; il che rende Ethereum ma comunque non al riparo da potenziali frodi visto che si parla pur sempre di valute virtuali che si muovono in rete.

Sono tantissimi coloro i quali anziché acquistare moneta e conservarla in un wallet elettronico decidono di investire in Ethereum tramite trading online, quindi utilizzando una piattaforma web. Il che implica necessariamente qualche rischio in più vista l’essenza dell’investimento stesso. I pericoli del trading online sono ormai noti a gran parte degli utenti e il mondo delle criptomonete, se sottoposto a tale meccanismo, non sfugge alla dinamica.

 

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