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In 20mila a caccia di rarità nel primo weekend di Mercanteinfiera

Una riproduzione bronzea della timida ballerina Marie Van Goethem, la  “Petite danseuse de quatorze ans” di Degas. Ce ne sono 100 in giro per il mondo. La versione più famosa è esposta al Museo D’Orsay a Parigi, ma la nr. 79 si trova a Mercanteinfiera. Poi ci sono le coloratissime sculture femminili di Niki de Saint Phalle e tutto l’alfabeto estetico del collezionismo dall’ antiquariato al modernariato al vintage.

Ad andare a caccia di queste rarità nel primo week-end di Mercanteinfiera, la kermesse internazionale di Fiere di Parma che ha preso il via sabato 30 settembre e che chiuderà domenica 8 ottobre, ben 20mila tra collezionisti appassionati e curiosi. Il tutto, in quattro padiglioni, 45.000 metri quadrati di superficie espositiva che accolgono 1.000 espositori e operatori da tutto il mondo. Sono tedeschi americani, latino-americani, francesi, spagnoli, cinesi, giapponesi, russi. E la Brexit non sembra aver fermato neppure gli inglesi.

Presenti tra i vari appassionati anche molti “gourmet” della fotografia. Novità della 36esima edizione, infatti, la sezione dedicata alla foto d’artista di Mia Photo Fair nuovo partner di Fiere di Parma. Un’antologia variegata di artisti italiani ed internazionali – Paola Agosti, Nicola Ughi, Carla Iacono, Roselyne Feraudy, Kurt Ammann, Fausto Meli, solo per citarne alcuni –  specchio di un’offerta variegata che incontra sempre di più il favore del pubblico italiano. E se per gli italiani l’emozione del “clic” è una scoperta recente all’estero il settore galoppa. A confermarlo i dati delle aste internazionali: Sotheby’s, Christie’s e Phillips nei primi sei mesi del 2017 hanno fatturato 19,3 milioni di dollari tra Londra e New York con la fotografia moderna e vintage a presidiare le classifiche di vendita.

Grande successo di visitatori anche per le due mostre collaterali “D’amor sull’ali rosee”, curata da Alberto e Michelangelo Nodolini: 16 costumi originali per gli spettacoli lirici dell’Arena di Verona in omaggio a Verdi e realizzati da una delle ultime sartorie ancora presenti in Italia, la Sartoria Fiore di Milano. E la “Sostanza della forma”  dalla Fondazione Franco Albini che ripercorre l’intreccio tra oggetti e vissuto del grande architetto tracciando quel sottile fil rouge che da sempre collega genio e normalità.

Tappa al polo fieristico di Parma  dell’ambasciatore del Brasile Paulo Cordero De Andrade Pinto richiamato dal fascino delle auto d’antan di Mercanteinauto ed in particolare dal Dodge WL51 (1943). Il mezzo fu allestito per il recupero dei feriti in Italia da parte dei militari della F.E.B – Forza di Spedizione Brasiliana in occasione della seconda guerra mondiale e fu utilizzato per il soccorso dall’agosto del 1944 fino all’aprile del 1945.

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