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17 marzo: la giornata mondiale del sonno. 7 curiosità sul dormire

Domani, 17 marzo, è la giornata mondiale del sonno. E se i datori di lavoro non vi permetteranno di stare a casa per celebrare questa lodevole festa potete però leggere alcuni consigli su come ottimizzare il sonno tutti i giorni.

La primavera porta una ventata di energia ma spesso anche disturbi come insonnia e ritmi scombinati. Il 17 marzo è stato scelto appunto per questa ragione e per sensibilizzare sul corretto riposo. Strumento necessario per il benessere psicofisico se si considera che un terzo della nostra vita la passiamo a dormire.

Ecco alcuni consigli e cusiosità divulgate dagli specialisti di AstroItalia:

Il sonnellino dopo pranzo aiuta a dormire bene. Non è un vizio per persone pigre: una pennichella a metà giornata aiuta a rilassarci e ad arrivare alla sera più disposti al sonno notturno. Ma non deve superare i 15-20 minuti.

Le donne dormono poco più degli uomini. Una mezz’ora in tutto: le donne tendono ad andare a dormire un po’ prima e si alzano poco dopo, secondo uno studio dell’Università del Michigan. Le donne risentono di più delle variazioni di luce e stagioni. Man mano che l’età avanza, abitudini maschili e femminili diventano più simili.

È vero che, quando non siamo nel nostro letto, dormiamo peggio. Una ricerca svolta alla Brown University di Providence, USA, e pubblicata su Current Biology ha evidenziato che, quando dormiamo fuori casa, l’emisfero sinistro del nostro cervello è semi-vigile e più attento ai rumori. Per questo, quando si è in hotel, è frequente svegliarsi poco riposati.

Essere mattinieri o tiratardi è questione di genetica. Sono state identificate dagli studiosi quindici regioni del DNA umano direttamente coinvolte nello svolgimento ritmi circadiani, quelli che fanno sì che alcuni di noi siano particolarmente attivi nelle prime ore del giorno e altri, invece, “ingranino” più tardi.

Per cominciare a fare yoga non è mai troppo tardi. Sono noti i benefici dello yoga e della meditazione per il benessere generale e la flessibilità del corpo. Per quanto riguarda la qualità del sonno, sono gli over 50 a ottenere i maggiori vantaggi: non si è mai troppo vecchi per raggiungere il benessere attraverso questi metodi di rilassamento.

Passeggiare favorisce il sonno. Bastano 15 minuti dopo cena e non solo si riuscirà a prendere sonno prima, ma anche la qualità e la durata risulteranno migliorati.

Il caffè aiuta a stare svegli, ma se il debito di sonno è troppo grande perde la sua efficacia. Gli studi dell’American Academy of Sleep Medicine evidenziano che il caffè perde il suo potere stimolante dopo solo due nottate con poche ore di sonno. Si sperimenta solo un effetto placebo.

Ma la differenza più grande può farla il supporto su cui si riposa. Al di là di queste curiosità e consigli, ognuno di noi sentirà i disturbi di stagione in modo diverso. Il sonno è una faccenda personale: non esiste la ricetta universalmente giusta per addormentarsi, ciascuno ha i suoi orari, il suo numero ideale di ore di sonno. Ascoltare il proprio corpo, dare attenzione ai suoi segnali e assecondarne le esigenze è il consiglio migliore per vivere al meglio l’arrivo della bella stagione.

 

Guarda la gallery con le foto di cani e gatti che dormono in pose assurde trovate nel magico mondo della rete:

 

 

 

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