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Let’s Play: arriva il primo festival del videogioco in Italia

di Laura Candeloro

 

Un italiano su due si appassiona ai videogames per un totale di oltre 25 milioni gli italiani, una passione che non conosce età o differenze di genere: ad usare i videogiochi sono per metà uomini e per metà donne dai 14 ai 65 anni e se per il 19,2% sono giovani dai 14 ai 24, sorprende il 18% di videogiocatori adulti, tra i 34 e i 44 anni. Ed istruiti: il 49,8% è diplomato o laureato e il 24% ha un reddito alto e medio-alto.
Per loro e non solo, arriva Let’s Play, il primo “festival culturale e ludico” dei videogiochi, che si terrà a Roma dal 15 al 19 marzo nella sede delle ex caserme Guido Reni.

200 macchine per far giocare i visitatori con titoli molto attesi come Legend of Zelda: Breath of the Wild e Mario Kart 8 Deluxe, il lancio di anteprime (Tekken 7, Little Nightmares di Bandai Namco Entertainment o Horizon Zero Dawn™ e Gran Turismo® Sport di Sony Interactive Entertainment, che porterà anche PlayStation®VR), e della nuova console Nintendo Switch, in vendita dal 3 marzo.

Sarà presente anche Nintendo 3DS con Super Mario Sports Superstars in uscita il 10 marzo. Il 16 marzo ci sarà la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Drago D’Oro, l’Oscar del videogioco promosso da Aesvi per premiare le eccellenze del mondo videoludico e promuoverne il valore culturale e artistico.
Inoltre attività per le scuole, laboratori per le famiglie e workshop su come si può fare didattica attraverso un videogame. dimensione culturale e potenzialità didattiche Let’s Play è l’occasione per discutere anche delle possibili declinazioni dei videogames, utilizzabili non solo nelle università, nelle scuole e nei i musei, ma addirittura nelle strutture sanitarie che, “hanno sperimentato l’utilità del videogioco nella lotta alla demenza o nella diffusione della conoscenza del virus dell’Hiv”, come ha sottolineato il consigliere e membro della Commissione Cultura della Regione Lazio Giampaolo Manzella.

Oggi infatti il videogioco ha rivestito la propria immagine ludica con una veste culturale,  grazie a influenze e commistioni con cinema, musica, arte e letteratura ed è un’industria in crescita (+6,9%) che nel 2015 ha sfiorato il miliardo di euro di fatturato, con un totale di olte 15.000 addetti, tra operatori diretti e indiretti.  Se gli italiani sono forti consumatori di videogiochi, l’Italia ne produce però ancora pochi, anche a causa degli scarsi finanziamenti. Le aziende, infatti, ricorrono soprattutto ad autofinanziamenti (56%), con supporto limitato di publisher (17%), private equity (8%) e finanziamenti da parte di istituzioni pubbliche e istituti di credito (3%). La“Tax Credit” introdotta nel 2016 per le opere multimediali nell’ambito della nuova legge sull’audiovisivo, dovrebbe rilanciare il settore, offrendo la possibilità di compensare debiti fiscali (Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicurativi) con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore.

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