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Scarpa primo candidato alle Primarie PD. I suoi tavoli di lavoro: dai bambini all’innovazione

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Oggi, 29 novembre, la prima candidatura ufficiale per correre alle primarie del centro sinistra di Parma in vista delle elezioni amministrative. Paolo Scarpa, ex presidente dell’associazione il Borgo, è stato fortemente voluto anche dal segretario del PD Lorenzo Lavagetto.

Lo scorso 17 novembre Scarpa aveva presentato la sua lettera aperta ai cittadini in cui invitava la politica a rinnovarsi, a ritrovare la collaborazione e superare i personalismi (leggi Il manifesto civico di Scarpa: “Appello alla politica. Uniti, basta personalismi”). La lettera è stata sottoscritta da un centinaio di persone/amici.

Con questa filosofia oggi Scarpa si presenta ufficialmente per le primarie che si terranno a febbraio e le cui regole sono state votate a unanimità dall’assemblea del PD la scorsa domenica (leggi Primarie PD Parma: votata la data, saranno il 19 febbraio).

“Mi candido oggi – ha dichiarato Scarpa in conferenza stampa – perché ho fiducia che questo percorso sia fattibile. Ritengo sia necessario voltare pagina e avere un rinnovamento della politica. Mi candido perché vedo rassegnazione e sfiducia nella politica, sentimento motivato. Io non voglio fare una campagna contro nessuno ma solo per la città”.

“C’è la Parma che va veloce con le imprese e le iniziative culturali e la Parma che va lenta – continua Scarpa – Quella che va piano è la parte costretta dalla povertà. Caritas dice che ci sono più di 10 mila poveri e allora bisogna riunire la politica alla città, alle imprese e alla cultura per affrontare il problema. Il sindaco non deve essere solo un amministratore ma un rappresentante della politica“.

Da domani l’ex presidente de Il Borgo inizierà, insieme ai suoi collaboratori (molti dei quali sono i sottoscrittori della lettera) a elaborare il programma elettorale. “Intanto sono già stati preparati dei tavoli di lavori divisi per temi. Tavoli aperti a chiunque voglia collaborare” annuncia Scarpa.

I gruppi di lavoro sono quindi 10 e sono stati chiamati:

La città dei bambini, perché “sogno una città dove i bambini giochino spensierati all’aperto senza paura di niente e nessuno”;

La città accessibile;

La città degli anziani dove “ci sia la cura per queste persone, dove sia facile fare la spesa, dove non ci sia l’abbandono e la paura della solitudine”;

La città della scuola;

La città degli studenti universitari, “Gli studenti universitari sono oggi una entità a sé, soprattutto quelli fuori sede, ma Università deve essere parte integrante della città”;

La città della cultura, “Parma non è solo Verdi, ci sono tantissime opportunità culturali”;

La città del verde, perché “deve essere una città della cura dei parchi, degli spazi aperti”;

La città della salute, perché “manca una educazione di fondo alla salute ed è fortemente inquinata. Parma è 90esima nella classifica delle città per presenza di PM10, un dato fortemente negativo;

La città sicura, “molti mi han detto che la sicurezza andrebbe messa al primo posto ma io, mettendo al primo posto i bambini metto allo stesso livello anche la sicurezza perché la città dei bambini è una città sicura per tutti. Dove non c’è paura dei ladri in casa e degli spacciatori in strada. La sicurezza è un tema che va affrontato a 360 gradi”;

La città dell’innovazione, ricerca e sviluppo.

Un parentesi durante la conferenza stampa è stata aperta sulla questione gestione dei rifiuti. “Da cittadino del centro storico ritengo indecoroso avere ricettacoli di germi in strada. E’ indecoroso e aumenta la percezione del degrado – commenta Scarpa – Ci sono i cassonetti intelligenti e tante soluzioni diverse. Questa gestione è stata voluta dall’amministrazione senza nessuna partecipazione cittadina ma con la volontà solo di favorire le politiche di Iren. Di termovalorizzatore ho già parlato molto in questi anni. E’ stato sicuramente la prima delle tante promesse disattese di Pizzarotti. Ritengo sia stato costruito troppo grande per i bisogni di questa città e che sia stata sbagliata la localizzazione ma ormai c’è e diventa una risorsa”. Scarpa non condivide la politica amministrativa del sindaco Pizzarotti ma ritiene “vergognoso come la macchina del fango usi le vicende giudiziarie e penali per colpire una persona. Solidarietà quindi al sindaco per queste vicende, ritengo che si potesse percorrere un’altra strada e non quella penale. E’ una delle cose inaccettabili e che favorisce il degrado della democrazia di oggi”.

Infine Scarpa conclude con un invito ai suoi “colleghi”: “Vorrei anche altri si candidassero alle primarie prima del Referendum perché città viene prima di tutto, prima anche del voto del 4 dicembre”.  (Ari Be)

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