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Incidente all’Interporto di Fontevivo: morto operaio 38enne

ambulanza

A meno di 24 ore dall’incidente sul lavoro di Monticelli, dove un operaio era rimasto schiacciato da un lastrone di cemento, un secondo incidente gravissimo (leggi la notizia).

Il 38enne, originario di Gela e residente a Parma, Mario Rampulla, era dipendente di una cooperativa di facchinaggio, molto esperto nel suo lavoro.

Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio dei carabinieri di Fontanella e della Medicina sul lavoro.

Sul posto i militi del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

1 Commento

  1. La Filt Cgil provinciale apprende del tragico incidente sul lavoro avvenuto nel magazzino di una azienda all’Interporto di Parma.

    “Il primo pensiero va alla vittima ed alla sua famiglia, alla quale vanno le più sentite condoglianze e il sentimento di profondo dolore che accomuna questa organizzazione sindacale e tutti i lavoratori che rappresenta. L’episodio, del quale in questo momento non si conoscono le dinamiche, porta comunque ad alcune considerazioni. Non possiamo in alcun modo accettare che l’impegno lavorativo possa significare rischio della vita. Gli incidenti sul lavoro, gravi, spesso mortali come questo, sono ancora episodi troppo frequenti, che anche le norme sulla sicurezza non riescono a contrastare in modo efficace.

    Nel settore dell’autotrasporto e della logistica, dove il fattore umano è elemento predominante della produzione e, di conseguenza, i ritmi ed i carichi di lavoro sono spinti spesso all’estremo per contrarre i costi, anche il rischio aumenta. Nel caso specifico sarà compito

    degli organismi competenti delineare in modo chiaro le dinamiche e le eventuali responsabilità di quanto accaduto. Più in generale, i soggetti istituzionali ed economici operanti nel settore dovranno comprendere che solo introducendo elementi di regolamentazione dei processi produttivi, oggi messi fortemente in discussione da dinamiche economiche che vanno spesso nella direzione contraria, si potranno garantire non solo più diritti ma anche più sicurezza”.

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