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Non compra i calzini, parmigiano pestato in autogrill. In manette l’aggressore

Autogrill San ZenoneMinacce e intimidazioni agli automobilisti di passaggio per acquistare calzini, danneggiamenti, violenza fisica ai danni dei malcapitati.

A rendersi protagonisti degli episodi un un gruppo di venditori abusivi, pregiudicati campani, più volte identificati e denunciati dalla Polizia Stradale di Lodi-Guardamiglio, competente sulla tratta S. Donato Milanese – Fiorenzuola dell’Autostrada del Sole.

Il gruppo, composto da una decina di persone, agisce nelle aree di servizio S. Zenone, Somaglia e Fiorenzuola; più volte allontanati dai Comuni interessati con foglio di via obbligatorio del Questore e misure di prevenzione dell’avviso orale da parte del Questore di Napoli, il gruppo si è ripresentato più volte all’opera continuando con aggressioni e violenze.

Lo scorso 13 luglio, in particolare, nell’area di servizio di San Zenone lungo l’A1, un automobilista 51enne parmigiano era stato brutalmente percosso per non aver acquistato «i calzini».

Le successivi indagini della polstrada hanno portato a un provvedimento di custodia cautelare con l’accusa è di tentata estorsione, tentata rapina e lesioni personali per un trentatreenne pregiudicato napoletano, responsabile di aver intimidito, minacciato e percosso brutalmente il cinquantunenne avventore dell’Autogrill, che aveva osato resistere alle insistenti richieste di acquisto delle calze.

L’aggressione è avvenuta mentre la vittima era immobilizzata da un secondo individuo (in fase di identificazione), impedendogli così di difendersi. Un pestaggio talmente violento da aver causato all’uomo gravi lesioni per la frattura delle ossa nasali e contusioni multiple al volto con trauma periorbitario.

Identificato uno degli autori, è stato emesso per lui il provvedimento degli arresti domiciliari, eseguito nella mattinata di sabato scorso da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Roma nord; l’uomo infatti aveva deciso di «cambiare aria», continuando comunque a svolgere la sua attività in un’area di servizio nei pressi della capitale. Il pregiudicato è stato quindi condotto presso il suo domicilio napoletano in attesa delle successive determinazioni dell’Autorità giudiziaria di Lodi.

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