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Accessibilità ai disabili, Ghiretti (Parma unita): “Due esempi di insensibilità: Villetta e Università”

ghiretti12-300x201“Il degrado che sta sempre più sta caratterizzando il dibattito cittadino ha numerose sfaccettature: rifiuti abbandonati, emergenza topi, incuria dei parchi, manutenzioni inesistenti. Ma tra questi temi ve ne è uno che, seppure forse meno evidente per la maggior parte dei cittadini, risulta essere particolarmente esemplare della mancanza di empatia e senso civico che ogni giorno dimostra l’attuale amministrazione comunale. Mi riferisco al tema dell’accessibilità per chi ha problemi motori”.

Roberto Ghiretti, consigliere comunale di Parma Unita, torna sul tema delle barriere architettoniche e dell’accessibilità alla città per i disabili.

“Parma è purtroppo diventata una città sempre meno amica di chi è affetto da disabilità, un fatto questo che tradisce e svilisce una tradizione che invece fino a qualche anno fa era un vanto per la nostra comunità.

Marciapiedi trasformati in percorsi a ostacoli con grave rischio per chi con la carrozzina è costretto a muoversi utilizzando la strada, parchi inaccessibili, pedane degli autobus non funzionanti con passeggeri costretti a restare a terra. L’elenco potrebbe essere molto più lungo ma credo che per chiarire l’entità dei problemi bastino un paio di esempi.

Il primo riguarda l’accesso al parcheggio del cimitero della Villetta. I disabili automuniti dovrebbero potervi accedere, peccato che per farlo debbano scendere dall’auto e suonare il campanello per mostrare al video citofono il permesso disabili. Ogni commento credo sia superfluo.

Il secondo è relativo alla ristrutturata sede universitaria di via D’Azeglio dichiarata ufficialmente non accessibile dal Nucleo Polizia Edilizia del Comune di Parma. I fatti risalgono a prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione, ma in quattro anni non si riesce a capire cosa abbia fatto il Comune per far valere il rispetto delle normative in tema di accessibilità. Un mese fa ho presentato un’ampia interrogazione e da allora attendo pazientemente una risposta che spero possa essere esaustiva.

Il punto è che il tema dell’accessibilità della città dovrebbe permeare qualsiasi azione da parte del Comune; dovrebbe essere un faro sempre acceso nella mente di chi progetta interventi per la città. Con tutta evidenza invece i nostri amministratori sembrano ricordarsi di queste problematiche solo quando qualche cittadino solleva il problema, con grave danno per tutta la nostra comunità.

Su questa questione, come su tante altre, occorre un deciso cambio di passo; al rientro dalle ferie occorrerà mettere da parte le beghe di partito e mettersi al lavoro seriamente, individuando le criticità maggiori e intervenendo con tempestività. Solo così si potrà cercare di risalire la china di una condizione di degrado diffuso che da quattro anni sta dilagando in città e che, purtroppo, colpisce soprattutto le fasce più sensibili della nostra comunità”.

 

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