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Corsie bus e multe, continua il massacro: in 4 mesi 57mila sanzioni

È passato oltre un mese da quando è esploso il caso delle notifiche delle multe (LEGGI) relative ai varchi elettronici posti sulle corsie preferenziali dei bus, e sulla questione Roberto Ghiretti di Parma Unita il 22 gennaio ha presentato all‘assessore Ferretti la seguente interrogazione a risposta scritta:

“Nella giornata di giovedì 21 gennaio 2016 il Movimento Nuovi Consumatori ha effettuato una Conferenza stampa per denunciare il fatto che le multe elevate a chi è passato sotto i varchi elettronici delle corsie preferenziali degli autobus sono troppe (si parla di 50mila sanzioni in 90 giorni) e Parma Gestione Entrate non riuscirebbe a notificarle entro i termini di prescrizione (LEGGI), andando quindi a depositarle direttamente alla Casa comunale senza che i messi siano passati a casa degli interessati.

In particolare sarebbe emersa l’esistenza di un ordine di servizio che inviterebbe a depositare 600 verbali al giorno presso la Casa comunale, senza la previa notifica agli interessati (LEGGI).

L’accusa, molto grave ma suffragata da numerose testimonianze e da email di dipendenti e di ex dipendenti dell’agenzia di riscossione del Comune, comporterebbe notevoli disagi per il cittadino, generando confusione per l’obbligo di ritiro in un posto diverso da quello naturale (casa propria) e, soprattutto, viola la procedura stabilita dalla Legge ponendo a serio rischio la riscossione visto che quelle multe potrebbero essere non valide (annullabili dal giudice di Pace) poiché non correttamente notificate con gravissimo danno per l’ente pubblico.

Secondo il Movimento Nuovi Consumatori tutto questo si configurerebbe come una truffa aggravata.

Considerata la gravità delle accuse mosse interrogo l’Assessore per sapere:

1)Se il numero di 50mila sanzioni in 90 giorni risponde al vero;

2)Se risponde al vero che circa 600 verbali al giorno sono stati consegnati direttamente alla Casa comunale senza rispettare i termini di notifica a casa;

3)Se ritiene ci si trovi in presenza di gravi infrazioni penalmente perseguibili

4)In caso affermativo se è in grado di individuare le responsabilità in oggetto

5)Se si è stimato il danno potenziale da contenzioso derivante (spese legali) e da rischio di annullamento delle multe

6)Se è in grado di confermare il fatto che il Comune di Parma fosse o meno a conoscenza di queste gravi irregolarità”.

 

La risposta, “a dir poco laconica” dice Ghiretti, dell’Assessore è giunta oggi:

 

“Per quanto riguarda il punto 1, dai dati estrapolati dalla Polizia Municipale risulta che:

dalla data di attivazione dei varchi elettronici, ovvero il 22 settembre 2015, alla data di acquisizione dell’interrogazione in oggetto, 25 gennaio 2016 (circa 120 giorni), risultano elevate 57.120 sanzioni.

Con riferimento ai punti 2, 3, 4 e 5, l’Amministrazione informa che sono tutt’ora in corso le verifiche che l’Ente ha richiesto alla società Parma Gestione Entrate S.p.A. relativamente alla correttezza della procedura di gestione delle infrazioni al Codice della Strada e all’attività di notifica delle stesse. In merito alla notifica, trattasi di attività interamente gestita da una società terza.

Non appena disponibili i dati relativi a tale attività di verifica, sarà cura dell’Amministrazione fornire le opportune delucidazioni.

Relativamente al punto 6, vale quanto sopra”.