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Incendiarono la villa di un attivista di Casa Pound: condannati a un anno e dieci mesi

Casa attivista Casa Pound bruciataS.F.M., 23enne parmigiano, V.A. 25enne e T.L. 22enne, entrambi di Modena, tutti e tre frequentatori di centri sociali, erano stati arrestati lo scorso agosto  dai carabinieri poiché ritenuti responsabili di aver appiccato, nell’aprile 2014, un incendio in una casa di campagna di proprietà di un ex esponente di Casa Pound: venerdì mattina sono stati condannati a un anno e dieci mesi.

La villa, situata in una frazione isolata in zona Pellegrino Parmense, a Piandolo di Rigollo, aveva ospitato nel 2013 il “Revolution Party”, festa di estrema destra: poco meno di un anno dopo i tre, secondo l’accusa, avrebbero sfondato la porta, poi posizionato all’interno alcune bombole di gas (rimaste inesplose) e dato fuoco.

Dopo l’arresto, ad agosto, al termine di una lunga serie di indagini, per i tre erano scattati i domiciliari: per loro il PM Amara aveva chiesto 4 anni, la parte civile 78mila euro di danni morali e materiali, considerato che della casa si sono salvati solo i muri, il tetto barcolla, i mobili sono andati in fumo.

Venerdì mattina in un Tribunale blindassimo di forze dell’ordine per evitare ulteriori scontri con gli attivisti dei centri sociali che manifestavano per solidarietà all’esterno, la condanna: ai tre, giovani e incensurati, il GUP Alessandro Conti ha concesso le attenuanti generiche riducendo la pena ma confermando la detenzione domiciliare.

Per la parte civile 10mila euro di provvisionale immediatamente esecutiva, mentre il rimborso verrà definito in sede civile.

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