Home » Salute e Wellness » Parma, l’inquinamento e le malattie respiratorie in aumento

Parma, l’inquinamento e le malattie respiratorie in aumento

image.php(Riceviamo e pubblichiamo da Isidoro Colluto – Verdi)

Cielo grigio, catarro alla gola, bronchi e occhi infiammati.

Lunghe file di persone in farmacia per acquistare broncodilatatori e antistaminici.

Tutto scorre, come se nessuno di noi, singoli cittadini, istituzioni, media, fossimo in grado di far capire la drammaticità dell’inquinamento atmosferico a Parma, e soprattutto capaci di generare un repentino miglioramento della Qualità dell’Aria attraverso meccanismi esemplari e comportamenti virtuosi.

Dinnanzi alla certificata cancerogenità delle PM10, alle graduatorie scientifiche che pongono Parma tra le città più inquinate d’Europa, finora ci si è fermati alle dichiarazioni di intenti, o a poche e non impattanti azioni politiche.

Da 5 giorni, nell’aria di Parma, pullulano polveri sottili cancerogene in presenza superiore ai limiti di legge.

Invitiamo il Comune di Parma a farsi promotore di comportamenti inusuali e virtuosi nella riduzione dell’emissione di agenti inquinanti, attivando un forte e capillare sistema di attenzione almeno attorno al mondo dei bambini e delle scuole.

Si blocchi la mobilità delle auto (blocco totale) per più giorni e si riduca fortemente (nei fatti) il ricorso al riscaldamento (cambiare le abitudini delle persone, si può fare quando di mezzo c’è la vita, la sana vita, nostra e dei nostri figli).

Questo non è un accanimento da ambientalisti, è una necessità di tutte le persone che stanno sempre più divenendo coscienti della gravità dell’inquinamento a Parma: oggi è il momento delle scelte rivoluzionarie e inconsuete.

Nell’attesa di azioni concrete da parte del Sindaco e dell’Arpa, invitiamo le persone a seguire queste indicazioni di buon senso:

  • evitare di rimanere a lungo all’aperto nelle giornate inquinate (per informazioni controllare i bollettini meteo PM10 dell’ARPA Emilia Romagna)
  • ricambiare l’aria nelle stanze solo nelle prime ore della giornata, in quanto la concentrazione del PM10 è più bassa
  • chiudere con un sigillante gli spifferi: dei cassonetti delle finestre, spazi muro-corsie tapparelle e spazi muro-telaio finestra
  • spostarsi in città a piedi e in bicicletta scegliere i percorsi a minor traffico
  • evitare esercizi e sforzi fisici nelle zone urbane, dove maggiore è la concentrazione dei PM10
  • utilizzare il meno possibile il motorino e l’automobile, oltre ad aumentare l’inquinamento non è dimostrato che all’interno della macchina si sia protetti dalle polveri
  • in commercio non esistono al momento filtri per l’abitacolo per automobili efficaci contro le polveri sottili
  • le normali mascherine non proteggono dalle polveri sottili
    quando le concentrazioni di PM10 sono elevate, come in questi giorni, utilizzare maschere del tipo Filtro Facciale Protezione 3 (FFP3 questa sigla è stampigliata sulla mascherina), che proteggono da polveri tossiche, sono dotate di valvola che favorisce l’espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*