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Berzieri, il consiglio comunale monotematico salta per un errore di forma. La minoranza: “Stanno depauperando Salso, amministrazione ridicola”

Vorrei ma non posso. La seduta monotematica del consiglio comunale salsese, dedicata interamente all’azienda termale, è durata poco più di un’ora. Poi, la sospensione e il rinvio a venerdì sera a causa di un errore nella delibera.

LA SITUAZIONE DELL’AZIENDA – Avviata nelle scorse settimane la procedura di  concordato preventivo, ora il Tribunale è in attesa di un piano contenente tempi, modi e soluzioni per uscire dalla crisi.

Il debito ammonta a 20 milioni di euro nei confronti delle banche, 4 verso fornitori e dipendenti, 3 verso altri creditori, e il termine della presentazione del piano è stato fissato nel 10 febbraio. Da una prima previsione dalla vendita dei beni verranno soddisfatti in parte i creditori privilegiati, e verranno tutelati due beni: il Berzieri e le miniere per l’attività estrattiva con l’acqua che potrà essere venduta ai soggetti che la richiederanno, e il gas alla società Gas Plus.

In buona sostanza, scopo del consiglio monotematico era “istruire” il sindaco in vista della sua partecipazione all’assemblea dei soci. Ma un avverbio errato nella delibera stessa, ha fatto saltare per aria l’assemblea.

I COMMENTI AL VETRIOLO DELLA MINORANZA – Inizia Andrea Fellini, di Progresso e Società: “Una vergogna mai vista prima, incompetenti e irrispettosi del consiglio. La maggioranza cambia una delibera nel corso della discussione, sta svendendo la città sbriciolando il suo patrimonio e non si accorge nemmeno di come viene scritto il contenuto della delibera se non al momento del voto. Un problema formale senza precedenti”.

Poi Alice Gerra e Matteo Orlandi, Cambiare Salsomaggiore, “siamo stupefatti da questa farsa. Il sindaco ha chiesto il sostegno ad una delibera cambiata in consiglio con la maggioranza che, accortasi dell’errore, è sparita dall’aula nel corso della discussione lasciando da solo il presidente del consiglio che quando si è accorto di ciò ha sospeso la seduta”.

Infine Marco Caselgrandi, Uniti per Salsomaggiore e Tabiano: “Quanto accaduto rivela l’impreparazione formale di chi ha scritto l’atto e la scarsa chiarezza di idee sulla proposta amministrativa. La minoranza non è stata nemmeno interpellata e così abbiamo deciso di far sospendere la seduta per correggere la delibera con un emendamento”.

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