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Provincia, da gennaio 129 dipendenti in “comando” tra Regione e Arpa

palazzo.provinciaAnno nuovo, datore di lavoro nuovo per ben 129 dipendenti della Provincia di Parma, che passeranno alle dipendenze della Regione Emilia Romagna. Per 98 di loro il posto sarà alle dirette dipendenze della Regione, mentre 31 passeranno all’Arpa. “Un altro passo decisivo nel percorso di attuazione della legge regionale di riordino istituzionale di riforma del sistema di governo regionale e locale”, così l’assessore regionale Emma Petitti, dopo l’approvazione oggi da parte della Giunta della delibera che “garantisce e presidia la fase di transizione dall’assetto precedente al nuovo, assicurando la continuità di esercizio delle funzioni trasferite dalle Province alla Regione”.

Per fare questo, dal prossimo 1° gennaio l’atto di Giunta trasferisce nella pianta organica regionale il personale provinciale (1211 lavoratori) necessario allo svolgimento delle funzioni che passano nella titolarità della Regione.

Inoltre, in merito alla gestione delle attività ancora in corso, si è deciso che i procedimenti amministrativi già avviati saranno conclusi dalla Regione e dalle sue agenzie, mentre sempre la Regione (previo accordo con i singoli Enti) garantirà le risorse necessarie alle Province per concludere quei procedimenti in stato più avanzato (in particolare, per quei procedimenti di erogazione di contributi per i quali al 31 dicembre prossimo risultino già assegnate alle province i relativi fondi). In sostanza, saranno mantenuti attivi, e coperti con risorse regionali, i rapporti contrattuali (locazione di sedi, utenze, polizze assicurative ecc…) necessari nel periodo di transizione allo svolgimento delle attività che saranno poi trasferite definitivamente.

“Questo impegno è reso possibile da un grande lavoro di squadra realizzato insieme alle Province sottolinea Petitti – che consente di gestire la fase di transizione e di avviare la sfida della riforma complessiva del Governo territoriale. Questi snodi sono, infatti, strettamente connessi all’attività delle Unità tecniche di missione”, ossia degli organismi appositamente costituiti dalla Giunta e che riuniscono rappresentanti sia regionali che rappresentanti di tutte le province e della città metropolitana per i vari settori interessati dal riordino. Le Unità tecniche di missione costituite stanno lavorando su temi strategici che riguardano le Attività trasversali (affari istituzionali, finanza e organizzazione), l’Agricoltura, l’Ambiente e le Attività produttive.

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