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Ex Salamini, spari all’alba: 34enne dominicano ferito a una gamba. Arrestati un connazionale. Il commento del Sindaco: lo Stato ci aiuti

E’ un dedalo di stradine e locali notturni, quello dell’Ex Salamini. Attività quotidiane, come un fornaio, che la sera lasciano spazio ai re della notte.

11227948_864683710311409_8018114005606597887_nIn Via Spocci ce ne sono due, praticamente di fronte, il Viktoria Nigth Club e l‘Eupforia Disco Club: si affacciano uno sull’altro, e all’alba di stamattina hanno visto il proprio cortile tingersi di sangue.

Intorno alle sei, degli spari sordi hanno scosso il placido passaggio tra la notte e il giorno, il giro di testimone tra nottambuli e mattinieri: forse al termine di una rissa, di un litigio degenerato proprio all’interno dell’Euforia o per un vecchio conto da regolare un uomo di nazionalità sudamericana avrebbe aperto il fuoco contro un connazionale, ferendolo a una gamba. L’uomo, un 34enne dominicano medicato al maggiore, è stato dimesso in mattinata.

Per il ferimento sarebbero già stati fermati due connazionali.

 

Del luogo della rissa, transennato, resta, sotto il solo del giorno, un’auto, una Bravo nuova di zecca, color blu elettrico, con la fiancata ammaccata e i vetri sfondati, e le tracce della polizia scientifica che cercherà di ricostruire i dettagli dell’agguato, mentre gli inquirenti indagano sui perché.

 

2 commenti

  1. Sindaco, a Parma troppi fatti violenti – Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma – Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza
    “Purtroppo le cronache locali registrano un nuovo fatto di sangue, dopo
    l’accoltellamento in pieno centro: una sparatoria all’alba all’ex
    Salamini. Il bilancio è di un ferito. Dalle prime notizie pare sia
    stato un regolamento di conti o un litigio fra sudamericani. Il
    sindaco non ci venga più a dire che Parma è una città tranquilla ma
    guardi in faccia alla realtà e non stia con le mani in mano. Aspetta
    che ci scappi il morto prima di far qualcosa? L’episodio di stamattina
    è gravissimo perchè avvenuto in un’area piena di locali molto
    frequentati dai giovani e che dovrebbe per questo essere sicura e
    presidiata dalle forza dell’ordine, magari anche in borghese. Ci
    chiediamo anche come sia possibile che una persona possa
    tranquillamente andare in giro armata ed entrare e uscire a proprio
    piacimento dai locali della nostra città. Una prima soluzione, anche
    se solo temporanea, potrebbe essere il ripristino dei presidi mobili
    della polizia, che almeno farebbero da deterrente. Quantomeno, è
    necessario che i carabinieri aumentino la propria presenza in questa
    zona della città per garantire un divertimento sicuro a chi frequenta
    i locali dell’area. Forse, se l’amministrazione a 5 stelle non avesse
    smantellato tutto ciò che di buono era stato fatto in materia di
    sicurezza dalla precedente amministrazione, ora non saremmo a questo
    punto. In ogni modo, la soluzione definitiva – non ci stancheremo mai
    di dirlo – deve venire dal Governo: il ministro Alfano e il premier
    Renzi si facciano un giro per una delle nostre città e si rendano
    conto della situazione. Parma sta diventando invivibile: bisogna
    investire sulla sicurezza, dando più uomini e più risorse alla forze
    dell’ordine. Cosa aspettano il sindaco e il Prefetto (che perde il
    proprio tempo a parlare di ronde) a far sentire la propria voce a
    Roma?”.

  2. Federico Pizzarotti, sindaco di Parma: da mesi chiediamo a Alfano di investire sulla sicurezza di Parma”

    “Ciò che è avvenuto in zona Ex Salamini è un fatto grave, un’azione criminale alla quale bisogna rispondere con azioni di dura repressione.

    Da tempo chiediamo al Governo e al Ministro Alfano di investire sulla sicurezza delle nostre città, con un incremento delle forze dell’ordine per le nostre strade che non può e non deve più attendere. La proficua collaborazione messa in campo tra vigili, questore e prefetto, la costante azione di presidio del territorio, il potenziamento del numero di telecamere non sono sufficienti. Serve di più, e la risposta fattiva deve arrivare dallo Stato, che ha il dovere di accorgersi della necessità di assicurare sicurezza e serenità ai nostri concittadini.

    Al primo tavolo ANCI ribadirò con forza queste necessità. Mi auguro che le forze dell’ordine accertino nel tempo più rapido possibile ciò che è avvenuto, e che la risposta della giustizia sia esemplare”.

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