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Ascom: “Il turismo cresce. Forse”

Ascom e Federalberghi Parma hanno presentato oggi i risultati di un report pensato con l’obiettivo di analizzare, sotto una lente di ingrandimento “non tradizionale”, i dati recentemente diffusi sui flussi turistici a Parma e provincia.

Un’analisi approfondita che raccoglie e confronta i dati degli ultimi dieci anni, un periodo volutamente ampio per poter comprendere le dinamiche dei flussi turistici verso la nostra città e la nostra provincia.

“I dati raccolti – commenta Enzo Malanca direttore generale Ascom Parma – confermano quanto più volte la nostra Associazione ha ribadito in questi anni: il turismo, in particolare quello straniero, costituisce un settore fondamentale per il futuro economico del nostro territorio. Tuttavia i dati, seppur positivi, registrati in particolare nell’ultimo anno, meritavano di essere analizzati in profondità poiché una lettura superficiale del dato non può essere esaustiva per impostare una strategia futura e vincente.”

 

I DATI

Capacità ricettiva

Prendendo in esame il comune di Parma, alla luce dell’aumento di presenze registrato negli ultimi 10 anni, il primo punto preso in considerazione dall’analisi è stato valutare se la capacità ricettiva fosse ancora adeguata alle richieste del mercato turistico.

L’aumento delle presenze non ha compensato l’aumento registrato dalle strutture ricettive in termini di camere disponibili
+57% di capacità ricettiva negli ultimi 10 anni nel comune di Parma contro + 39% delle presenze
Si è allargata quindi la forbice tra presenze e occupazione media delle strutture
38% è percentuale di occupazione letti nel 2014 per il settore alberghiero del comune di Parma (10 anni fa era il 40%)

 

Influenza del turismo straniero sul nostro territorio

Estendendo l’analisi anche al confronto con il territorio provinciale è emerso che:

I pernottamenti dei turisti stranieri sono aumentati nettamente di più rispetto ai turisti italiani
+ 83 % in 10 anni nel comune di Parma
+ 75% in 10 anni nella provincia

Contro

+20% di turisti italiani, in 10 anni, nel comune di Parma
-14% di turisti italiani, in 10 anni nella provincia

Tali incrementi sono concentrati in occasione di eventi culturali, fieristici o congressuali di carattere internazionale, in particolare nei mesi di maggio, settembre e ottobre;

In particolare, solo nell’ultimo anno (2013/2014) le presenze straniere, sia nel comune che nella provincia di Parma, hanno registrato aumento ancor più significativo. Tuttavia un’analisi più approfondita ha rilevato che:

La tipologia dell’incremento di stranieri che hanno soggiornato nel nostro territorio non sempre ha una vera rilevanza turistica, ma proviene da territori e per motivazioni non convenzionali:
Il 43% dell’aumento degli stranieri a Parma tra il 2013 e il 2014 è dato da provenienze che arrivano da Africa (34%) Cina (6%) e Romania (3%)
Il 54% dell’aumento degli stranieri in provincia tra il 2013 e il 2014 è dato da provenienze che arrivano da Africa (24.5%) Cina (29.8%)

Le provenienze che hanno registrato il maggior incremento nell’ultimo anno, in realtà non hanno portato un reale impatto economico sul territorio:
Presenze africane: +75% tra il 2013 e il 2014 a Parma con permanenza media di 14 giorni
Presenze africane: +192% tra il 2013 e il 2014 in provincia con permanenza media superiore a 8 giorni.
Presenze cinesi: + 110% tra il 2013 e il 2014 in provincia con permanenza media pari a 1 giorno.
Presenze cinesi: +350% tra il 2013 e il 2014 a Salsomaggiore con permanenza media pari a 1 giorno
Presenze africane: +890% tra il 2013 e il 2014 a Salsomaggiore con permanenza media pari a 62 giorni

“Non si può quindi parlare di turismo – aggiunge Claudio Franchini direttore Parma Incoming (tour operator per parma promosso da Ascom) – quando la media di permanenza in una città come Parma supera i 5 giorni. Le presenze africane, per esempio, risultano essere presenze stanziali, o come accade all’opposto per il mercato cinese, la media di un giorno dimostra che sono flussi turistici che utilizzano il nostro territorio solo come tappa di pernottamento, all’interno dei circuiti turistici incentrati sulle grandi città d’arte italiane ed europee.” “Francia, Germania e Regno Unito, in Europa, USA, Giappone e Russia nel mondo – aggiunge – sono invece i mercati esteri che devono interessare al nostro territorio e su cui bisogna incentrare l’attività promo-commerciale nei prossimi anni con l’obiettivo di prolungare la loro permanenza media sul territorio.”

“E’ importante – conclude Emio Incerti presidente Federalberghi Parma – sottolineare come l’aumento negli ultimi 10 anni del turismo straniero debba essere ricercato negli investimenti fatti dal settore privato (agenzie di incoming, albergatori, ecc.) che partecipando a centinaia di fiere e workshop nel mondo hanno investito solo su una singola legge regionale (legge7/98) oltre 6 milioni di Euro.”

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