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Il Comitato genitori infuriati: “Signor Sindaco, vogliamo certezze”

“Abbiamo bisogno di certezze: il sindaco dica ufficialmente cosa vuole fare”.

E’ questo l’appello del Comitato Genitori Infuriati dopo l’incontro di martedì scorso con Pizzarotti “per discutere punti importati in merito alle decisioni necessariamente prossime, in tema di integrazione scolastica”.

“Dopo mesi di discussioni – scrivono i genitori – la giunta non si è ancora espressa ufficialmente, con scelte definitive sulle modalità con cui intende garantire il proseguo di tale servizio per il prossimo anno.
In discussione, infatti, non vi è solo la garanzia del mantenimento del servizio in termini di quantità (e dunque qualità), ma ora v’è anche in discussione la forma, attraverso la quale, il comune intenda garantire tale servizio. Il comune sta appunto valutando la possibilità di passare da un servizio gestito e controllato direttamente da esso stesso (attraverso l’emissione di un bando, per l’assegnazione del servizio a delle cooperative), ad una nuova formula chiamata di accreditamento, che svincola il comune dalla gestione diretta e chiama in causa le scuole stesse nella gestione.

Al Sindaco facciamo notare come il livello dell’integrazione scolastica dei disabili attraverso gli educatori, abbia negli anni raggiunto un livello qualitativo riconosciuto come alto e che non si possa pensare di poter perdere alcuna posizione di qualità faticosamente raggiunta. Proprio per questo chiediamo al Sindaco di mantenere la vecchia formula, per il tempo necessario a valutare tutti gli effetti che il passaggio ad un accreditamento potrebbe creare. Riteniamo doveroso passare al nuovo sistema di accreditamento, solo dopo uno studio di valutazione atto a garantire, come minimo, la qualità finora raggiunta e che tenda al miglioramento. Passare ad un sistema nuovo senza averne individuato e corretto possibili effetti negativi significa rischiare fortemente un abbassamento della qualità, mentre, quando si parla di servizi alla persona, si può solo pensare di alzarla. Non vediamo inoltre, una necessità così impellente di modificare le modalità di erogazione del servizio, visto che come ci ha sottolineato il sindaco, il ritiro del bando si è ritenuto opportuno unicamente per l’incertezza della copertura economica e che la modalità non era in discussione.

Diventa dunque molto difficile immaginare le ragioni che potrebbero giustificare una eventuale scelta di passare all’accreditamento in assenza di un progetto, in considerazione soprattutto del fatto che, il sindaco ha esplicitamente affermato che per il comune, bando o accreditamento non fa alcuna differenza, in quanto uguali per impegno economico.

Innovazione si, ma con progettualità!
A questo punto chiediamo a gran voce al sindaco di non tergiversare oltre, nel definire in forma ufficiale i termini di tale servizio per il prossimo anno.

Troppo tempo, mesi, di incertezze, un susseguirsi di notizie poi smentite..ora le famiglie hanno veramente bisogno di vedersi resa la serenità rubata e poter guardare al futuro con tranquillità. Le notizie positive giunte negli ultimi giorni sia da Roma (conferma dal ministro Biondelli di assenza di tagli nei conferimenti per le disabilità) e dal comune sulla chiusura del bilancio, lasciano intendere che anche il problema economico si possa ritenere superato. È tempo che il comune ponga fine a questa agonia con l’emissione di un bando con le medesime caratteristiche di quello scaduto.”

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