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“C’è vita a sinistra?”-‘Domani’ apre la festa del suo primo compleanno all’Auditorium Paganini


di Titti Duimio

“Che cos’è la sinistra?” con questa domanda di ‘gaberiana’ memoria del giornalista Nicola Imberti a Elly Schlein, vice presidentessa della regione Emilia Romagna impegnata in un progetto futuro per rispondere alle esigenze politiche di giovani e donne di sinistra, e a Federico Pizzarotti sindaco di Parma, si apre all’Auditorium Paganini la due giorni di incontri pubblici e dibattiti del quotidiano Domani che ha deciso di festeggiare il suo primo compleanno proprio nella nostra città.

“Partiamo dal presupposto che chi sta a sinistra in questo momento storico parte dalla consapevolezza che la pandemia ha aumentato i divari sociali, le differenze economiche e quelle di genere. Oggi una politica di sinistra deve modulare la sua visione su temi come l’ambiente, l’ecologia  la qualità del lavoro e la redistribuzione dell’innovazione tecnica in tutti i settori lavorativi in una logica intersezionale che comprenda un welfare di prossimità e di comunità sui territori, prima fra tutti una sanità pubblica contraria al modello di privatizzazioni che tanto ha penalizzato alcune zone nel periodo pandemico. In sintesi coniugare giustizia sociale e giustizia ambientale sono per noi pilastri fondanti e inscindibili di un pensiero di sinistra, come riportato nelle linee guida del Pnrr che riguarda tre grandi temi come l’innovazione tecnologica, la transizione ecologica e la coesione sociale.

A Pizzarotti Imberti chiede come possa essere compatibile la storia pentastellata di superamento degli schieramenti politici con le recenti scelte di avvicinamento e di condivisione con il maggior partito della sinistra oggi cioè il PD.

“Il movimento 5stelle all’origine raccoglieva una gran parte di delusi di sinistra come Fico, ma mano a mano che cresceva ‘imbarcava’ persone anche di centro e di destra come Di Maio o Di Battista e la svolta odierna verso il PD mi suona come un matrimonio di convenienza visto che ormai l’antipolitica non è più una bandiera avendo fatto accordi un po’ con tutti. Io credo che la coerenza sia ancora un valore. Dal canto suo il PD dovrebbe ritrovare una sua linea e una sua chiarezza di idee invece di appiattirsi su un unico interlocutore cioè il M5s. Non vedo una sinistra programmatica e chiara ma una sinistra che discute di se stessa, senza portare avanti i temi fondamentali che la contraddistinguono come solidarietà e ambiente in maniera compatta, e per questo le destre crescono”

Il sindaco Pizzarotti sottolinea anche con orgoglio di non aver mai fatto parte di un partito e di non essere né di destra né di sinistra forse per rilanciare un ipotetico centro moderato di cui l’Italia è orfana all’insegna del “Lavoriamo con buon senso”, ipotizzando una proposta per le elezioni a Parma del prossimo anno con un candidato condiviso con un centro sinistra unito da valori comuni “per vincere sicuramente”.

“Una sinistra allargata è la formula vincente- ribatte la Schlein- come dimostrano le recenti amministrative e in in questo momento escludo la possibilità di larghe intese e ogni possibile accordo con il pezzo dissidente di Forza Italia.

A Pizzarotti rispondo che sinistra e destra esistono e sono antitetiche su temi centrali e questo è il momento di scegliere tra un modello progressista, ecologista e femminista e uno nazionalista”

E poi ancora: ambiente, riduzione emissioni, cambiamento climatico, decarbonizzazione, economia circolare, valori aggiunti per le imprese che investono sul futuro, guadagnando e non spendendo, ridisegnando un sistema economico sostenibile e vincente, tutti temi ai quali il grande contenitore della sinistra non riesce a dare risposte univoche e soluzioni condivise perdendosi nei rivoli dei personalismi e delle interminabili discussioni sui nomi invece che sui contenuti.

La Schlein chiude invocando l’ascolto dei cittadini per costruire politiche dedicate al singolo territorio che in Italia ha diverse esigenze e diverse priorità, contro politiche decise a tavolino senza confronto con i reali problemi da risolvere.

“Bisogna convincere i cittadini a tornare alle urne perché se non ci occupiamo di politica, la politica si occuperà comunque di noi”.

Segnali di vita a sinistra.

Ph.Credits Sandro Capatti

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