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13 e 15 febbraio- All’Auditorium Paganini: Beethoven, Strauss e Stravinskij e i tanti colori della musica


Questa volta il tocco beethoveniano, nel programma scelto da Alpesh Chauhan 
per il quinto concerto della Stagione della Filarmonica Arturo Toscaninigiovedì 13 e sabato 15 febbraio alle 20.30 all’Auditorium Paganini, è l’Ouverture dell’Egmont, tratta dalle musiche di scena ispirate all’omonima tragedia di Goethe.
Una musica che richiama le pagine più profonde, intrise 
di dramma politico create dal genio di Bonn dove si celebra in un certo senso la libertà contro la dittatura.

Questo è il senso legato al sacrificio del giovane condottiero che nel ‘500 cerca di liberare le Fiandre dalla tirannia spagnola.

Il percorso musicale prosegue con Metamorphosen, uno dei capolavori più alti e desolati che mai siano stati concepiti in musica. L’autore è Richard Strauss che compone una sorta di riflessione dopo aver visto nel 1945 le rovine di Dresda rasa al suolo dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale; si pone come l’ultima creazione sinfonica, a seguire soltanto tre anni dopo, prima di morire nel 1949, scriverà gli Ultimi Quattro Lieder.

«Metamorphosen è un pezzo scuro che contrasta nella tavolozza variopinta dei colori che si trovano in questo programma –commenta Alpesh Chauhan-Particolarità unica in Metamorphosen sta nel fatto che è scritto per 23 archi e sono parti reali. Una sensazione da fine del mondo trasmette questa musica che continuamente si trasforma, da qui l’origine del suo nome”

seguire la grande orchestra composta di quasi 100 elementi si mostrerà in tutta la sua lucentezza presentando L’Uccello di fuoco le celebri musiche del balletto composte nel 1910 da Stravinskij che segnarono la sua prima grande collaborazione con Les Ballets Russes di Diaghilev.

Una musica irresistibile che accompagna, descrivendola, una storia magica con la vittoria delle forze del bene su quelle del male.

Protagonista il principe Ivan che aiutato da un uccello dai poteri magici, rende vano il potere del mostro Katschej, diventando il nuovo re della terra liberata, accanto alla più bella delle principesse.

La partitura, che si caratterizza per la ricchezza dei ritmi e delle timbriche, si colloca come un punto fermo nella storia a proposito della tecnica di “montaggio” del balletto che definisce lo stacco dalle azioni coreografiche del repertorio ottocentesco russo, essenzialmente descrittive e soprattutto accademiche, tanto è vero che spesso essa si esegue come brano sinfonico.

Tra i momenti più significativi, vi è senz’altro l’Introduzione con il suo aspetto grave e solenne, quasi regolato sul respiro umano che introduce l’ascoltatore in un mondo fantastico e carico di mistero.

Il clima cupo del movimento viene all’improvviso interrotto dagli incalzanti accenti degli archi per indicare il risveglio dell’uccello (il suo tema è molto noto) che, in tutto il suo splendore, fa la sua apparizione nel giardino fatato. Ogni momento del balletto costituisce l’occasione per poter ammirare la sensazionale capacita di Stravinskij di trattare l’orchestra che – ci dice Chauhan- “sembra conoscere come la propria amante”.

I biglietti del concerto sono disponibili presso la biglietteria della Toscanini che ha sede in viale Barilla 27/A, all’interno del Parco Eridania, presso il CPM Toscanini, che osserva i consueti orari:

da martedì a sabato dalle 10 alle 13, il giovedì apertura pomeridiana dalle 14 alle 17).

La vendita on-line è sul sito www,biglietterialatoscanini.it sino alla mezzanotte del giorno precedente il concerto.

Il botteghino serale dell’Auditorium Paganini (0521-391379) apre alle 19 la sera del concerto.

Informazioni possono essere richieste scrivendo all’email

biglietteria@fondazionetoscanini.it

<mailto:biglietteria@fondazionetoscanini.it> , o telefonando allo

0521-391339.

I prezzi vanno dai 40 euro del biglietto intero posti oro (33 nel settore blu) ai 10 euro della tariffa Academy destinata agli studenti delle scuole primarie e secondarie e dell’Università di Parma e valida in tutti i settori.

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