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Parma 360: il fotografo Luciano Viti e i suoi attimi di musica

di Viviana Duimio

 

In occasione dell’apertura di Parma360 Festival abbiamo voluto incontrare uno degli interpreti di questa giornata all’insegna della creativita’ per raccontarne un frammento.

Music Faces di Luciano Viti, prodotta da Fogg – Art Photo Gallery, non vuole solo essere una personale di un grande fotografo italiano. E’ una celebrazione del ritratto delle leggende della musica internazionale sotto una nuova luce. Viti espone i suoi lavori nel suggestivo spazio della Casa del Suono, ex chiesa di Sant’Elisabetta nel cuore del centro storico di Parma dialogando di contemporaneo nella cornice di un capolavoro seicentesco.

In Italia la fotografia non ha lo stesso mercato dell’arte pittorica, come mai secondo lei?

Credo che nessun linguaggio fotografico per quanto completo abbia lo stesso impatto emotivo di quello pittorico. Sono stato recentemente a vedere una mostra su Tiziano e l’emozione che mi e’ arrivata e’ irraggiungibile. Forse l’Italia ha troppa storia dell’Arte immensa e troppa cultura per cogliere l’attimo di uno scatto.
In America la rivista Life ha fatto dei reportage di guerra la narrazione di un momento storico come la guerra in Vietnam rendendo partecipi tutti gli americani di quello che stava succedendo, costruendo una coscienza collettiva attraverso le immagini.
Anche National Geographic, con le fotografie di paesi lontani ha contribuito a rimpicciolire il mondo regalando una visione globale anche a chi non poteva viaggiare.
In Italia non c’e’mai stato niente di simile e in piu’ c’e’ il grande timore di prendere una fregatura data la non unicita’ dell’opera.
Nella foto e’ concentrato il racconto di un’emozione che nel quadro ha un suo svolgimento e la difficolta’ sta proprio nel tradurre un gesto in un dialogo condiviso con chi guarda.

Quindi nella fotografia la tecnica e’ l’ingrediente indispensabile?

Certamente la tecnica e’ fondamentale come dimostrano anche i grandi registi in scene memorabili di alcuni film, ma soprattutto e’ necessario il talento che nessuno studio teorico puo’ dare. Tradurre un attimo che a volte e’ solo nella tua testa con poco tempo a disposizione e’ una sfida con se’ stessi che ha volte si perde.
Lascio un pezzetto di me in ogni foto e la certezza che ne deriva e’ che il risultato e’ una proiezione di me, e’ un “vorrei essere” il regalo di una mancanza che spero restituisca un’idea migliore di me stesso. Fotografo quello che penso e non quello che vedo, e’ difficile separare me dal mio lavoro.

Chi sono gli acquirenti delle sue opere?

Ci sono due tipologie di compratori di fotografie di musicisti famosi: la prima quella dei patiti di musica che comprano ritratti dei loro miti dei quali sanno tutto, ma hanno idee precostituite e conoscono talmente bene i loro idoli che vanno oltre il mio racconto, vogliono possederne una scheggia per ripercorre il loro sogno, sono piu’ raccoglitori di cimeli che collezionisti, i secondi che non sanno nemmeno il nome del personaggio ritratto ma amano la mia foto per quello che e’ e questi sono i miei preferiti!


Grazie Luciano Viti, fotografo, romano dalla simpatia dirompente e dal sorriso contagioso che mi ha insegnato in un paio d’ore di dialogo a non prendersi mai troppo sul serio e a prendere in giro la vita prima che lei lo faccia con te. E anche questa e’ un’arte. Chissa’ se ci sara’ una sua piacevole sorpresa nel corso della lunga presenza in citta’ di un mito del rock come Patti Smith.

 

 

MUSIC FACES di LUCIANO VITI
A cura di Chiara Allegri e Camilla Mineo
In collaborazione con Fogg Art Photo Gallery, Parma

PARMA, Casa del Suono
Pizzale Salvo D’Acquisto

Orari:
da merc. a dom. 10 – 18
lun. e mart. chiuso

Ingresso Libero

http://www.lucianovitiphoto.com

http://www.fogg.gallery

http://www.parma360festival.it

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