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Arte che sostituisce pubblicità: innovazione della start up francese Oboem

di Viviana Duimio 

Un progetto per abbattere l’inquinamento visivo nelle grandi città tappezzate da pubblicità viene da Oboem, una startup francese che ha lanciato un’operazione di crowdfunding per comprare spazi pubblicitari e adibirli a mostra d’arte en plei air.

Dare spazio alla bellezza e alla comunicazione intelligente per lanciare un messaggio di speranza contro la bruttezza e l’appiattimento culturale delle grandi città, come aveva proposto l’artista Etienne Lavie, che due anni fa tappezzò Parigi con dei poster di opere d’arte sostituendoli alle pubblicità, ma, come sottolinea la stessa Oboem gli spazi pubblicitari hanno un costo notevole.

“Nelle città c’è troppa brutta pubblicità con messaggi fuorvianti che creano falsi miti per non parlare poi della stortura dell’immagine femminile spesso utilizzata” dice Oliver Moss che insieme a Marie Toni ha fondato Oboem.

“L’idea ci è venuta durante un viaggio in Sud America dove i quartieri sono arricchiti da murales di street art modificandone completamente l’impatto visivo” prosegue Moss.

L’intenzione è quella di coinvolgere diverse gallerie di artisti emergenti e di far votare online un’ottantina di opere da “pubblicare” con firma e nome dell’artista che verranno poi stampate in diversi formati e vendute al pubblico.

 

Che la bellezza possa davvero salvare il mondo sembra proprio un messaggio virale ormai, ma richiede l’impegno e il sostegno di tutti per riportare l’arte alla sua funzione primaria e cioè comunicare.

L’inizio del progetto e’ previsto per i primi mesi del 2017 a partire dalla città di Bordeaux sede della startup, ma con la speranza di una rapida diffusione in tutto il mondo.
Guarda il sito: Oboem

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