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Teleducato, lo sciopero continua. Oggi l’incontro all’Unione Industriali in cerca di soluzioni

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E’ previsto per oggi (martedì) pomeriggio un incontro presso l’Unione Parmense degli Industriali tra le sigle sindacali, i vertici di Teleducato nella persona dell’amministratore Luca Cossia e i delegati dell’Upi stessi.

La speranza, quella di trovare una soluzione, e le garanzie necessarie per i lavoratori, per interrompere lo sciopero ad oltranza proclamato ieri.

Uno sciopero ad oltranza annunciato dai sindacati già venerdì, con una nota, e diventato realtà lunedì. I lavoratori di Teleducato non intendono rimanere impassibili mentre l’emittente chiude, come già annunciato su queste pagine, e  già da questa sera sospenderanno la regolare programmazione.

Non è andata così in onda lunedì sera la prevista puntata di Calcio&Calcio, come probabilmente molte altre trasmissioni previste dalla scaletta.

Andando per gradi, venerdì in tarda serata i sindacati annunciavano lo sciopero. Ecco la loro nota, non priva di pesanti accuse nei confronti della proprietà.

“L’assemblea dei lavoratori di Telemec S.r.l. (Teleducato) insieme alle organizzazioni sindacali di categoria di SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL di Parma hanno deciso di proclamare lo sciopero ad oltranza di tutti i dipendenti a partire dalla sera di lunedi 2 novembre se entro lo stesso giorno non saranno convocate le rappresentanze sindacali e revocati i licenziamenti.

Il licenziamento di tutti e nove i dipendenti, comunicato loro questo pomeriggio, è infatti un atto unilaterale inaccettabile nel metodo e volto ad eludere un qualsiasi percorso di salvaguardia dell’occupazione e tutela dei lavoratori.

Se fosse confermata l’intenzione della proprietà di costituire una nuova società, risulterebbe evidente che ci troveremmo di fronte all’ennesimo caso di azienda che licenzia i propri dipendenti (in questo caso chiedendo anche loro di non preoccuparsi in quanto potrebbero venire riassunti e quindi assoggettandoli al peggiore dei ricatti) per poter assumere applicando contratti nazionali al ribasso, rapporti di lavoro illegittimi o precari e beneficiare anche di sgravi contributivi.

Forse è la realizzazione di un vecchio disegno, già più volte tentato, dell’editore. È pertanto indispensabile la revoca immediata dei licenziamenti e l’apertura di un tavolo di confronto”.

Nota figlia di amarezza e rabbia, per i dipendenti convocati in fretta e furia venerdì e inzuppati da una pioggia gelida a ciel quasi sereno, perché i problemi si conoscevano, ma non la loro imminenza e dimensione, per l’incertezza sul futuro.

E per la nota stampa, a firma Telemec, inviata alle redazioni prima che iniziasse la riunione, mettendo i dipendenti in condizione di essere informati dai colleghi invece che dai propri editori.

Nella giornata di lunedì lunghi incontri e confronti tra  tra i sindacati e l’amministratore Luca Cossia, commercialista dello studio Broglia, in rappresentanza della proprietà (la famiglia Allodi – Gaiti, già subissata dal caos giudiziario che vede imputato Pier Luigi Gaiti per una presunta truffa allo stato per dei fondi sull’editoria) e dal colosso delle infrastrutture Pizzarotti, che però ne detiene una minoranza: ma senza esito positivo.

Così alle 18,30 è arrivata l’ufficialità: niente Calcio & Calcio. Ed è solo l’inizio.

 

 

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