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Pali Italia, ennesima fumata nera. La Fiom: “Irresponsabile l’allungamento dei tempi”

Tecnopali11Pali Italia, dopo l’ennesimo incontro tra le delegazioni sindacali e i curatori fallimentari, non si apre lo spiraglio tanto desiderato dai lavoratori per l’accesso alla Cassa Integrazione. 

Lo spiega la Fiom in una nota. Eccola:

“Un’altra fumata nera per Palitalia, azienda produttrice di pali per l’energia e l’elettricità con sede a Parma e Anagni, in fallimento dal 21 luglio.

Si è svolto giovedì l’ennesimo  incontro fiume tra le delegazioni sindacali e i curatori, nell’ambito della discussione per la procedura di mobilità. Alla nostra richiesta di accedere quanto prima alla Cassa integrazione straordinaria (sussistendo le condizioni di continuità produttiva), la curatela ha risposto condizionando tale possibilità alla sottoscrizione di un accordo in cui avremmo dovuto accettare che, in caso di mancata approvazione della Cigs, il rischio sarebbe stato totalmente a carico dei lavoratori, sia rispetto a quanto dovuto dal punto di vista economico, sia rispetto alla immediata messa in mobilità.

Un ricatto che non abbiamo potuto accettare, perchè sono in discussione diritti indisponibili di lavoratori che hanno già pagato un prezzo altissimo per questa vicenda e che sono senza alcuna copertura salariale da febbraio.

Per questo abbiamo chiesto – insieme a Fim e Uilm di Anagni – che si riconoscesse subito che non sussistono più le condizioni per proseguire la fase di consultazione sindacale e pertanto abbiamo chiesto di passare subito alla fase ministeriale, considerando non opportuno un ulteriore allungamento dei tempi.

Incredibilmente, nemmeno questa richiesta è stata accettata! Con questo, la curatela si assume la responsabilità di dilatare ancora i tempi di attesa per lavoratori stremati dal fatto di non percepire un euro da mesi!

La Fiom confida nel proseguire il prima possibile la discussione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, affinché i lavoratori possano finalmente accedere alla Cigs e si costruiscano le condizione per dare un futuro a quel che resta di questa azienda.

Nel frattempo lo stato di agitazione dei lavoratori va avanti con iniziative che si decideranno nei prossimi giorni”.

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