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Spip: “Un pasticciaccio di corruzione e degrado senza fine”. La replica dell’Assessore all’ambiente Folli

Riceviamo e pubblichiamo da  ‘Amici di Beppe Grillo’ di Parma e provincia

SPIP: UNO SCANDALO NELLO SCANDALO

In questi giorni si fa un gran parlare dello scandalo Spip. In Consiglio Comunale la temperatura è salita ben oltre il caldo estivo, con commenti roventi su un presunto ‘magna magna’ di enormi proporzioni. Uno scandalo che ha dato origine ad un’inchiesta giudiziaria da cui sono scaturiti numerosi avvisi di garanzia.

Vi è però un altro scandalo, di più modeste proporzioni, che noi Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia vorremmo segnalare alla stampa ed alle Autorità.

Nel quartiere Spip ci è capitato di fare un giro e di constatare un degrado urbano (denunciato anche nella giornata di domenica da Roberto Ghiretti, seppur in un’altra zona ndr) veramente spaventoso. Le immagini parlano più di mille parole, quindi abbiamo scattato qualche foto.

Riteniamo di dover sottolineare che, al di là della condanna che ci sentiamo di esprimere verso lepersone incivili che buttano di tutto per le strade, e per di più gli danno fuoco, queste immagini indichino il fallimento della politica ambientale gestita da Iren in questi anni.

Emblematiche sono due foto in particolare:

in una, si vede una discarica e sullo sfondo il camino dell’inceneritore, quello che doveva servire proprio ad evitare le discariche!

In un’altra, si vede un bidoncino grigio del rifiuto solido urbano, abbandonato, o meglio “scaricato”, insieme ad altri mille oggetti in un’altra discarica abusiva.

Entrambe le foto rappresentano il simbolo di una politica inefficace, gestita male, che ha imposto ai cittadini, oltre all’onere di un sistema di raccolta scomodo ed insalubre, oltre al disagio di un inceneritore che aumenta l’inquinamento della città più inquinata d’Italia, anche la beffa dei continui aumenti tariffari.

Chiediamo pertanto all’Assessore Folli, che abbiamo intravisto in questi giorni presso l’Efsa, tutto elegante ed incravattato, parlare con dei tecnici, probabilmente di Iren, di farsi carico di questo scempio ambientale che abbiamo notato nel quartiere Spip, ormai abbandonato al declino più totale.

Chiediamo al sindaco Pizzarotti, che ci auguriamo sia rientrato dai suoi viaggi di rappresentanza, di farsi carico anch’egli di questa situazione di emergenza ambientale e di sicurezza urbana.

Speriamo che la questione Spip non si affronti solo con scambi di accuse fra Consiglieri, ma con serietà ed efficacia. E che le Istituzioni siano in grado di farsi carico anche di questo ‘scandalo nello scandalo’.

Quando siamo andati via, siamo incocciati in un camionista che, parcheggiato il suo camion, defecava sul marciapiede. Un gesto che abbiamo inteso come ultimo, simpatico, commiato alla nostra ‘edificante’ gitarella.

Per finire, brevi osservazioni:

alcuni materassi ben conservati, sono disposti in modo da essere probabilmente utilizzati, nelle ore notturne, dalle prostitute;

i campi dello Spip 3, non urbanizzati, sono grandi estensioni di sterpaglie secche, molto facili ad incendiarsi, specialmente se qualche – perdonateci l’espressione – imbecille si mette a bruciare dei rifiuti lì vicino;

la recinzione dell’enorme capannone inutilizzato che appare in foto è stata divelta, lasciando presumere che di notte il capannone sia occupato abusivamente.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DI PARMA GABRIELE FOLLI – “In relazione alle segnalazioni a mezzo stampa sugli indecenti episodi di abbandono nell’area SPIP non possiamo che ribadire la nostra dichiarazione di guerra a questi barbari incivili che approfittano di zone periferiche poco controllate come lo sono le aree dello SPIP (peraltro non ancora passate in carico all’amministrazione pubblica) per abbandonare quelli che sono identificabili in larga parte come rifiuti provenienti da attività ed imprese (materiale edile, inerti, copertoni, materiale elettrico, vernici, etc.) rammentando a queste persone che se i controlli sul materiale sversato dovessero riportare elementi riconducibili alla loro attività , i responsabili si troverebbero a fronteggiare anche conseguenze penali oltre che alle previste sanzioni amministrative.

Nel frattempo procederemo, come già fatto nel gennaio scorso con un operazione che ha portato alla rimozione di 90 tonnellate di materiali sversati in diversi punti nelle periferie della città, alla puntuale rimozione delle discariche in aree pubbliche e private in collaborazione con Iren”.

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