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Consiglio comunale rinviato: polemiche e accuse

Prima la sospensione, poi il rinvio della seduta consiliare. 

Ed eccole, servite, le conseguenti polemiche.

Attacca per primo Nicola Dall’Olio (Pd) : “Abbiamo deciso di non prendere parte ai lavori del Consiglio. Oggi la maggioranza si è presentata in aula senza riuscire a garantire il numero legale e scopriamo che il primo cittadino – a Roma per la convention mondiale dei sindaci in Vaticano – nel giorno più importate per il Comune è assente. Ed è assente, perché in ferie, anche il vice sindaco. Non c’è alcun rispetto per il Consiglio, con la stessa maggioranza, che ha programmato la seduta, incapace di garantire il numero legale. Ci troviamo di fronte a un intasamento di delibere, perché così ha voluto l’Amministrazione, chiediamo che il sindaco sia presente alla presentazione e lo invitiamo ad avere il massimo rispetto dell’aula”.

“Può capitare – dice Paolo Buzzi (Fi) nel corso di un mandato che la maggioranza non abbia il numero legale, ma non nel momento in cui c’è l’atto fondamentale, quale è il bilancio. Vedere il sindaco snobbare questa circostanza è indice di incapacità amministrativa”.

Poi, Roberto Ghiretti (Pu) – “Un Consiglio comunale dedicato all’approvazione del Bilancio annullato per mancanza del numero legale è qualcosa che ancora in questa città non si era mai visto. Molto spesso sono stato accusato di essere polemico o pregiudizialmente contro questa Giunta. Un “marchio” che talvolta mi è arrivato persino da persone che ricoprono responsabilità nel tessuto economico o politico della città. Mi chiedo dove siano oggi queste persone e dove fossero ieri: Parma vive giorni inauditi eppure si esige da me silenzio e complicità. Ci rendiamo conto che la città convive con una Giunta e una maggioranza che non sanno nemmeno presentarsi in orario all’approvazione di quello che è uno dei principali appuntamenti istituzionali? Parma può permettersi la mancata approvazione di un Bilancio perché questo cade in estate e durante le ferie al mare? Siamo al delirio. E il peggio è che se lo fai notare vieni bastonato e schernito. Non è accettabile, non tanto per la lesione della mia dignità, quanto perché prevede un assunto terribile: devi tacere su cose che vedi in Consiglio oppure subisci questo trattamento. Spero di cuore che questa amministrazione si ravveda, che comprenda la gravità di quanto avvenuto e capisca che i parmigiani meritano di meglio. Molto meglio. Comportamenti come quello avvenuto oggi in Consiglio comunale sono inaccettabili da chiunque, ma particolarmente da parte di chi pretenderebbe di rappresentare una politica nuova, efficiente, al servizio dei cittadini”.

E ancora, Giueppe Pellacini (Udc) – “Indecente come, ancora una volta, questa amministrazione brilli per le brutte figure. Nel giorno più importante, la presentazione del bilancio di previsione, il Movimento 5 Stelle ha fatto mancare il numero legale e il suo rappresentante più importante. Il Sindaco Federico Pizzarotti si dice fosse impegnato in altre cose.
Ecco chi è Pizzarotti. Oltre a non prendersi mai le responsabilità del caso è sempre un “non presente”. Pronto ad attaccare e andarci pesante di arroganza ma mai pronto a partecipare alla vita della città.
La mancata presenza del Sindaco è il più grave smacco alla città ancor prima che all’elettorato. Parma negli ultimi tempi ha subito gravi danni dall’amministrazione pentastellata sotto tutti i punti di vista, dai servizi all’immagine. Ne sono testimoni i Comitati così numerosi da non poterli contare.
Oggi la Giunta dovrebbe rassegnare le dimissioni per quella figuraccia indegna a cui si è esposta la città. Lo chiedono i cittadini ormai stanchi di un pessimo trattamento, fatto per lo più di terrorismo sociale e psicologico.Dopo tutta una serie di accordi la maggioranza di Consiglio non ha saputo mantenere il numero legale, situazione inaccettabile dopo che si è arrivati alla presentazione del bilancio così avanti nel tempo, deve essere approvato al 30 luglio come termine ultimo. Non è così che si amministra una città come Parma e nemmeno l’ultimo dei paesi della penisola”.

E i cinque stelle cosa fanno? Ovvimente se la prendono con la minoranza. Pizzigalli: “Oggi abbiamo assistito alla palese mancanza d’affetto della minoranza del consiglio comunale nei confronti di Parma e dei cittadini. Le opposizioni composte da PD, Forza Italia, UDC, Ghiretti e altri pur essendo presenti dietro ai banchi si fingono assenti e ostacolano i lavori del Consiglio, approfittando dell’assenza del Sindaco che è stato invitato da Papa Francesco insieme ai 70
Sindaci più importanti del mondo per condividere le migliori pratiche nel contrastare i cambiamenti climatici e la schiavitù moderna. Temi alti, molto alti. Niente a che vedere con i fatti venuti alla ribalta della cronaca in questi giorni e che hanno coinvolto anche membri dell’attuale opposizione e delle passate amministrazioni: mi riferisco sia all’indagine su SPIP che aveva portato a debiti per oltre 100 milioni sia all’inchiesta di ‘Ndrangheta Aemilia. Questi sono gli esperti che criticano e ostacolano il nostro operato. Il Consiglio comunale di oggi, tra l’altro, prevedeva sconti sulla TASI per i cittadini colpiti dall’alluvione e per le famiglie numerose.
I cittadini di Parma ringraziano”.

A ognuno, la propria versione. Se la verità sta sempre in mezzo, la maggioranza a Parma no. E se l’assenza è sua….

 

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