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Csac – Inaugurato “Intorno ai 70”

E’ stata inaugurata la mostra Intorno ai ’70 presso Palazzo Pigorini in via Repubblica dal Vice Sindaco e Assessore a Cultura e Turismo Lorenzo Lavagetto, dalla Delegata del Rettore al Public Engagement Sara Martin e dalla curatrice e direttrice di Csac Cristina Casero.

È una sorta di “dissertazione per immagini, di riflessione e di avvicinamento tra le due istituzioni per offrire stimoli in una storia in tre tappe sulla memoria recente, che prende ora in considerazione gli effetti delle istanze del ’68 sfociate nel decennio seguente in nuove tensioni sociali, in nuovi modi di intendere tante forme d’arte” hanno detto durante l’apertura di questa seconda mostra del trittico previsto dalla collaborazione fra CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Comune di Parma – Assessorato alla Cultura.

Dopo la mostra Visioni (im)possibili del 2024, che aveva focus sugli anni Sessanta visti “in chiave Bauhaus”, eccoci dunque a Intorno ai ’70un viaggio attraverso ideologie, progetti e linguaggi dalle collezioni CSAC, che anticipa la tappa finale del percorso, un’indagine sugli anni Ottanta che sarà allestita nel 2026.

Intorno ai ’70: ideologie, progetti, linguaggi nelle collezioni CSAC sarà aperta al primo piano di Palazzo Pigorini dal 1°marzo (inaugurazione ore 11) al 4 maggio.

Curata dalla Direttrice di CSAC Cristina Casero, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Parma, e da CSAC, in collaborazione con il Comune di Parma, propone un approfondimento su un decennio in cui artisti, fotografi, stilisti, designer e progettisti, intercettano le tensioni e i turbamenti sociali, e in senso più ampio culturali, sfociati durante il Sessantotto e interpretano le utopie che attraversano la società civile, dando spesso voce anche al malcontento sempre più diffuso nella società italiana, stretta tra modernità e problemi che, mai sopiti, ora stanno prepotentemente esplodendo.

Sono anni in cui molte certezze vengono messe in discussione, a partire da alcune delle istituzioni più tradizionali. In questo clima coloro che si occupano professionalmente di comunicazione visiva, di arte e di progettazione, si interrogano sul proprio ruolo.

In una società che mercifica anche l’atto artistico, la volontà è quella di stimolare pensiero critico e riflessione, interpretando la stagione innovativa che il paese attraversa, e rinnovare i linguaggi in funzione di un rapporto più diretto col pubblico.

Nelle sale di Palazzo Pigorini dialogano tra loro i lavori di artisti, designer, fotografi, illustratori e stilisti che restituiscono al visitatore un mosaico ricco di suggestioni e spunti di riflessione e che mettono in luce la pluralità di linguaggi visivi che ha attraversato l’Italia degli anni Settanta. Dalle fotografie di Mario Cresci e dell’agenzia Publifoto Roma ai bozzetti di Walter Albini, Giorgio Armani, Brunetta e Krizia, dalle icone del design di Achille Castiglioni, Alessandro Mendini, Roberto Menghi, Alberto Rosselli e Ettore Sottsass Jr alla satira di Alfredo Chiappori e Felis fino alle opere di Enrico Baj, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Emilio Vedova.

In autunno sarà allestita all’Abbazia di Valserena, sede di CSAC, una seconda mostra dedicata agli anni Settanta, volta ad approfondire ulteriormente i temi indagati nell’esposizione di Palazzo Pigorini.

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