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Giornata mondiale dell’autismo: tutti gli eventi

Il 2 aprile si celebra la XVI Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD – World Autism Awareness Day), istituita dall’ONU nel 2007 per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie.

Anche la città di Parma partecipa all’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti dell’Autismo con alcune iniziative promosse dal Comune di Parmae dall’Azienda Unità Sanitaria Locale.

Venerdì 31 marzo, dalle 16 alle 19, alla Casa della Musica, si terrà il convegno a ingresso libero “L’autismo insegna: cosa stiamo imparando sul cervello, sullo sviluppo umano e sulla società grazie alle persone autistiche“, organizzato da Angsa – Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo, Nupa – Associazione Noi Uniti per l’Autismo e Errepiù, con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Parma e dell’Azienda Unità Sanitaria Locale (programma allegato).

Sabato 1 aprile, alle 14, nello stadio Tardini, si svolgerà, in concomitanza con la partita Parma 1913 – Palermo, un evento di sensibilizzazioneorganizzato dall’associazione Angsa con il Parma Calcio 1913, il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Parma,dell’Azienda Unità Sanitaria Locale e con il coinvolgimento di molte realtà del territorio che si occupano di persone con autismo.

Per l’occasione 23 bambini con spettro dell’autismo accompagneranno i giocatori nell’entrata in campo indossando speciali magliette blu con scritte gialle; anche coloro che non potranno affiancare i calciatori nell’ingresso assisteranno alla partita e, a fine incontro, entreranno in campo per poi visitare successivamente il museo presente al Tardini.

Anche in provincia di Parma si svolgeranno numerose iniziative di sensibilizzazione e supporto alla tematica tra marzo e aprile, tra le quali la Marcia in Blu del 26 marzo, camminate nei Comuni del fidentino in più giornate, messaggi di sensibilizzazione e proiezioni di film ad hoc.

L’autismo

I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da: compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività.

I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, di conseguenza i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo. Per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati e calibrati su bisogni specifici.

Nel 2022, a Parma e provincia, sono  stati 576 i minori e giovani adulti con ASD seguiti dal servizio di neuropsichiatria per l’infanzia  e l’adolescenza, a cui si aggiungono 81 adulti seguiti dai centri di Salute Mentale.

Gli interventi messi in campo dall’Amministrazione Comunale, in particolare dal settore Sociale, sono molteplici. Alla rete storica dei servizi dedicati alle persone adulte con disabilità, comprensiva dei centri diurni, socio-occupazionali e residenziali, si è affiancato un sistema di progetti/interventi innovativi (in collaborazione con il Terzo Settore e le Associazioni) tesi a rafforzare la personalizzazione dei progetti di vita, tra cui: l’Assessment Center B-Factory (per la co-costruzione di progetti di vita), Lostello (percorsi propedeutici all’inclusione lavorativa) il Job-coach (potenziamento di percorsi di inclusione lavorativa), la scuola di autonomia (percorsi di accompagnamento all’autonomia), soluzione di co-housing, anche in attuazione del PNNR.

Per i più piccoli le risorse comunali sono soprattutto orientate all’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (tra i quali quelli affetti da disturbi dello spettro autistico sono in costante e significativo aumento) e al sostegno al quotidiano delle famiglie attraverso il Progetto A casa con sostegno.

Da alcuni anni è attivo sul territorio il Tavolo dei Piani di Zona “Innovazione”, coordinato dal Settore Sociale del Comune di Parma in cui, insieme all’Azienda Usl, Terzo Settore e Associazioni, si analizzano i nuovi bisogni e si co-costruiscono  azioni innovative per farvi fronte, al fine di “fare sistema” e promuovere in modo sinergico una cultura di personalizzazione dei progetti di vita delle persone con disabilità e dei loro caregiver, tesa a favorire una piena inclusione sociale e una migliore qualità di vita.

Grazie ai 382000 euro messi a disposizione dal Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità per il Distretto socio-sanitario di Parma si intendono avviare nuovi interventi e favorire una migliore integrazione tra le risorse e gli interventi già disponibili sul versante sanitario e sociale, istituzionale e di comunità e favorire la qualificazione dei servizi.

Gli interventi messi in campo dall’Azienda Usl e in particolare dal Centro per la diagnosi, la cura e lo studio dei disturbi della comunicazione e della socializzazione sono molteplici e vanno dalla diagnosi, alla cura e all’abilitazione, con l’obiettivo di garantire una presa in carico  globale della persona affetta da disturbi dello spettro autistico e della sua famiglia.

Fondamentale è la collaborazione con i familiari e le Associazioni di familiari, la scuola, i servizi sociali dei comuni e gli enti del terzo settore e fondazioni.  Insieme a questi partner, il Centro realizza numerosi progetti, dedicati ai singoli e anche a gruppi: attività socializzanti per bimbi e ragazzi, laboratori a tema (sport, musica, teatro); attività mirata a incentivare lo  sviluppo delle inclinazioni e preferenze personali, per creare un ponte verso la progressiva indipendenza; accompagnamento al mondo del lavoro. Significativa anche l’attività formativa che ha coinvolto il personale dedicato, in particolare, sulla Terapia Mediata dai Genitori Cooperativa, un intervento rivolto a bimbi con disturbo del neurosviluppo e dello spettro autistico nella fascia età 0-3 anni, che  vede il genitore come agente attivo del cambiamento del comportamento del bambino.  Il terapeuta lavora sul campo con il genitore per promuovere nel bambino competenze definite cardine (regolazione emozionale, imitazione, comunicazione) tenendo conto del livello di sviluppo del bimbo e dello stile di intervento interattivo del genitore. Di particolare rilievo anche il percorso formativo che ha coinvolto professionisti sanitari, sociali e del terzo settore, sui nuovi orientamenti sulle psicopatologie e la qualità di vita in persone giovani-adulte con disabilità intellettive e fragilità comportamentali. Fare sistema è fondamentale per rispondere ai bisogni, collaborazione e nuove interazioni tra  servizi pubblici e terzo settore sono necessarie per assicurare qualità e innovazione nelle modalità di gestione dei servizi di cura alla persona.

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