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Troppi spazi culturali vuoti in Oltretorrente. Che ne sarà del Theatro del Vicolo?

“Da ben nove anni il Theatro del Vicolo è chiuso e dopo tante promesse cadute nel vuoto è ora di intervenire per risolvere questa ferita aperta nel quartiere e nel sistema culturale cittadino”. Così Pietro Vignali, capogruppo in consiglio comunale della lista che porta il suo nome che, per fare chiarezza sulla questione aperta da quasi un decennio, ha presentato, insieme al consigliere Marco Osio, una interrogazione. È stato un percorso a ostacoli e pieno di contraddizioni, quello seguito negli ultimi anni, con diversi annunci da parte dell’amministrazione che non hanno portato a nulla. Gli unici risultati sono stati quelli di escludere chi ha sempre gestito il Theatro del Vicolo e di lasciare l’edificio in uno stato di totale abbandono. Un tempo il Teatro di vicolo Asdente contribuiva ad animare un quartiere che oggi è sempre più svuotato. È stato smantellato un luogo, punto d’incontro per anni per i giovani”.

“Questo teatro è stato fucina di giovani talenti, per oltre quarant’anni ha dato spazio a tante generazioni di artisti, sono state organizzate ricche stagioni con decine di appuntamenti. Luca Salsi baritono noto in tutto il mondo ha mosso i primi passi al Theatro. Qui si sono esibiti Andrea Mingardi, Kee Marcello (chitarrista degli Europe), Alessandro Haber, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Funari, Paola Gassman. Abbiamo fatto produzioni teatrali con il Regio con Franco Nero e Vanessa Redgrave – hanno spiegato Marcello Giannini ed Egidio Tibaldi, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’associazione “ Noi del Teatro del Vicolo”  che punta a riaprire il teatro di vicolo Asdente – . Per dei cavilli la passata amministrazione, sostanzialmente, ci ha fatto chiudere, poi è emersa la questione della pericolosità dell’edificio, ma non è il teatro a non essere a norma bensì l’edificio delle serre a fianco. Se dopo nove anni esiste ancora la struttura organizzativa significa che ci crediamo e che si può ripartire, ma basta vuote promesse, ora vorremmo i fatti”.

“Con l’interrogazione vorremmo avere risposte serie e auspichiamo che l’amministrazione, in tempi rapidi, visto purtroppo i tanti anni persi, possa attivarsi per una soluzione positiva – ha sottolineato Pietro Vignali -. Sono troppi i contenitori rimasti chiusi in questi ultimi anni in città e in particolare in Oltretorrente. Oltre al Theatro del Vicolo penso al Romanini Stuard, al Teatro Pezzani, al Palazzetto Eucherio Sanvitale e alle ex Fiere al Parco Ducale. Senza dimenticare l’Ospedale Vecchio, rimasto senza una risoluzione definitiva da ormai 18 anni.

“Tutto ciò non fa che amplificare le problematiche che esistono all’interno dell’Oltretorrente. Riempire di contenuti e funzioni questi spazi significa rianimare il quartiere restituendo vivibilità, stimolando il commercio e l’indotto, migliorando il decoro e la sicurezza.
I teatri chiusi in questi ultimi anni (Theatro del Vicolo, Teatro del Cerchio, Teatro Pezzani e Teatro dei Dialetti) non fanno certo onore a una città che tre anni fa è stata Capitale della Cultura – conclude Vignali”.

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